Il segreto delle ultime vittorie del Napoli: equilibrio e continuità

La vittoria contro lo Young Boys in Europa League va al di là dei semplici tre punti conquistati. Certo, era importantissimo cogliere il successo, ma quello che fa veramente guardare con fiducia al futuro sono i tanti fattori positivi che indicano che il Napoli è in forte crescita. Da sottolineare il ritrovato equilibrio difensivo e la continuità dei singoli e dell’espressione di gioco della squadra di Benitez.

EQUILIBRIO – Quella con gli svizzeri è stata infatti la seconda gara consecutiva per gli azzurri senza subire gol, e considerando i momenti di difficoltà avuti dalla retroguardia partenopea c’è da essere contenti del risultato. A dire il vero nelle ultime gare il Napoli ha subito davvero molto poco, anche con Atalanta e Verona la difesa controllò benissimo la situazione, salvo poi farsi bucare nei pochi (unico nel caso di Bergamo) tiri in porta subiti. Anche contro Roma e Young Boys abbiamo visto subire poco: soltanto 4 tiri in porta concessi in 2 partite, ma stavolta sembra esserci stato il passo avanti grazie ad uno straordinario Koulibaly e ad un Rafael finalmente decisivo. Il difensore francese si sta imponendo come leader della retroguardia azzurra, ma ancora più importante e aver ritrovato il portiere brasiliano, anche psicologicamente. Sì, perché nelle ultime giornate abbiamo assistito ad almeno tre importanti parate passate fin troppo in sordina, come: la parata nei confronti di Nenè nella gara contro il Verona che evitò il pareggio degli scaligeri, permettendo così al Napoli di vincere dilagando la partita; la parata ai danni di Florenzi in Napoli-Roma dopo che gli azzurri avevano sbagliato l’impossibile, quella rete avrebbe avuto il sapore della beffa e sarebbe stata una mazzata psicologica dalla quale difficilmente ci si sarebbe ripresi; ed infine la parata nella gara di ieri che ha evitato il 3-1 dello Young Boys, non importante ai fini del risultato ma fondamentale in chiave qualificazione nel caso di arrivo a pari punti.

CONTINUITA’ – Nelle ultime gare Benitez, oltre al ritrovato equilibrio difensivo, sembra aver trovato la quadratura giusta anche a centrocampo: un calciatore più bravo nella costruzione del gioco (Inler o Jorginho) e uno più bravo in fase d’intenzione (Gargano o David Lopez), per avere così una squadra coperta e ordinata allo stesso tempo, e che pressi alto in fase di non possesso ed accompagni bene la manovra offensiva. In continua crescita anche Ghoulam: l’esterno algerino è in netta ripresa, segno che il mondiale aveva davvero lasciato il segno nei muscoli dell’ex Saint Etienne. Adesso sembra tornato il calciatore ammirato lo scorso anno sull’out mancino, ordinato in fase difensiva e pronto ad appoggiare, anche con qualità, la manovra d’attacco. Nel segno della continuità anche Lorenzo Insigne che ormai, dopo la rete siglata al Torino, è in continua crescita, quasi come se quel gol l’avesse sbloccato mentalmente: assist, dribbling, recuperi difensivi, pressing e diagonali. Quanto abbiamo aspettato per vedere un Lorenzo così. L’unica cosa che gli è mancato per suggellare queste prestazioni da urlo è il gol, in questo deve ancora migliorare.I fischi del San Paolo sono solo un brutto ricordo, e le giocate ad infiammare il pubblico non gli fanno più paura: come quel tiro da oltre 60 metri a sorprendere il portiere dello Young Boys uscito di pochissimo a lato (“ahhh se fosse entrato quel tiro…”). La sua crescita è costante e continua, la sua crescita è da nazionale.

Ovviamente c’è da migliorare ancora: le reti siglate sono ancora troppo poche se le confrontiamo con quanto creato e anche difesa e centrocampo sono migliorabili, ma questo Napoli inizia a creare entusiasmo tra i tifosi (cosa che era mancata fin qui). Segno che, come nel caso della rete di De Guzman, forse il vento è veramente girato a favore.

@Pasquale89G
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