Testa e cuore per un Napoli unito e compatto, tutti promossi nel big match contro la Roma

A vederlo sabato pomeriggio, il Napoli sceso in campo contro la Roma è l’esatto opposto di quello che raccoglieva solo massicce dosi di scetticismo ad inizio stagione. Finalmente brillantezza, cinismo, spettacolo, condizione fisica al top, compattezza e precisione sono tornate ad essere le peculiarità dell’undici di Benitez che può dare filo da torcere a qualsiasi avversaria. Il periodo nero sembra definitivamente alle spalle, con le motivazioni e le ambizioni che fanno da padrone ad un filotto in campionato che ormai dura da oltre un mese e non vuole certo interrompersi.

Non solo prestazioni convincenti, triangolazioni da standing ovation e gol da cineteca: gli azzurri sono tornati a fare gruppo ed ad ammaliare i propri tifosi con quel carattere che da sempre hanno palesato e che ultimamente sembravano aver smarrito, lottando su goni pallone, sempre a ritmi altissimi dal 1′ al 90′, non adagiandosi nei momenti più semplici e non abbattendosi in quelli complessi, aiutandosi a vicenda agendo tra le linee, con intelligenza e grande spirito di sacrificio, così come vuole il tecnico spagnolo. Dalla huddle iniziale alle esultanze alle reti fino alla festa finale, tutto fa trasparire che tra i protagonisti azzurri c’è serenità, complicità ed immensa stima, che aiuta a farli arrivare lontano.

Nel big match contro la Roma, tutti infatti promossi a pieni voti, a partire da un Rafael che finalmente ha preso per mano il reparto arretrato convincendo compagni e tifosi. Tra i difensori, la palma del migliore resta a Koulibaly, un colosso non solo per stazza ma soprattutto tatticamente. Corre, anticipa, raddoppia, pressa, scende: fantastica l’azione di contropiede che innesca Callejon e che avrebbe meritato sicuramente più fortuna per la bellezza assoluta. Tifosi contentissimi, così come i terzini: Ghoulam e Maggio sono tornati ai livelli della scorsa stagione, provvidenziali con il giusto mix di concretezza ed esperienza. Alti e bassi ancora invece per Albiol, spesso poco attento e lucido. Altro plauso va al centrocampo: Jorginho e David Lopez sono saliti in cattedra con un primo tempo da standing ovation: l’ex scaligero è stato autore di una prova maiuscola e di grande carattere, lo spagnolo ha aggredito costantemente Gervinho e compagni aggredendo il portatore di palla e favorendo le ripartenze azzurre in fase di possesso giallorosso.

Infine, ultimo ma non ultimo, l’attacco, a partire dal capitano Hamsik, una furia incontenibile sia in fase di finalizzazione che di impostazione. Bellissima l’intesa con tutti i componenti del reparto avanzato, con un Lorenzo Insigne al contempo sugli scudi, al quale è mancato solo il gol. Finalmente lo scugnizzo di Frattamaggiore fa esattamente quello che vuole Benitez da lui: corsa, precisione, fantasia e tanto lavoro tra le linee, aiutando centrocampo e difesa. Per riuscirci però, c’è bisogno di un Lorenzo al top, come quello delle ultime gare. E che dire di Higuain e Callejon: semirovesciata spettacolare per l’argentino che sblocca il risultato in avvio, un indiscusso fuoriclasse e tanta qualità anche per lo spagnolo che chiude i conti confermandosi capocannoniere della serie A con otto reti. Il Napoli torna a sognare forte di un gruppo tornato finalmente a brillante, tutti insieme, nessuno escluso: testa e cuore per scalare ancora la classifica, sin prisa pero sin pausa.

Alessia Bartiromo
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