Fuorigrotta torna a ruggire grazie ai “ragazzini”. Un forte messaggio da tutto lo stadio

Ieri pomeriggio, prima della partita, prima che Napoli e Verona intraprendessero il loro personale botta e risposta in campo per i 90 minuti di gioco, il cardinale Crescenzio Sepe ha tenuto un lungo discorso al centro del campo, per elogiare i ragazzini che hanno partecipato ai tornei giovanili di calcio organizzati dalla diocesi di Napoli. I vincitori hanno avuto il loro momento di gloria sfilando per la pista d’atletica e ricevendo un premio da Gokhan Inler. Ma al “San Paolo” erano presenti tutti, anche gli sconfitti. Erano tutti assiepati nei distinti inferiori. E proprio questo è stato ieri sera tra i settori più “caldi” dell’impianto, quello che ha incarnato al meglio il vero spirito del calcio. Una marea di ragazzi di età compresa tra i 13 e i 16 anni ha invaso lo stadio colorando e portando una ventata di ottimismo ed allegria, unite ad un sostegno smodato alla squadra, anche nel momento di maggiore difficoltà.

Ma limitarsi soltanto ai giovani dei distinti inferiori sarebbe oltremodo riduttivo: l’intero “San Paolo” ha dimostrato un attaccamento alla squadra che di rado si era visto in questo avvio di stagione. Cori ed elogi per tutti, in particolar modo per Insigne e Higuain. Per non parlare della standing ovation ad Hamsik. Un San Paolo davvero esemplare, per tutti i novanta minuti di gioco, nonostante gli alti e bassi.

I venticinquemila dell’impianto di Fuorigrotta hanno lanciato un messaggio forte e chiaro: sostenere sempre i calciatori, anche nei momenti di difficoltà, deve essere il motto di questa tifoseria. Uno schiaffo morale ai disertori, che, abbandonando il Napoli al proprio destino per protestare contro De Laurentiis, hanno mancato l’appuntamento con una goleada che probabilmente farà storia. Un chiaro messaggio anche a chi aveva parlato di una tifoseria fredda e distante, demotivata e indifferente alle sorti della squadra. Tutt’altro. Il “San Paolo” è tornato a ruggire. Probabilmente, dalla settimana prossima, i tifosi torneranno a popolare quei seggiolini vecchi e sbiaditi. Probabilmente il tennistico successo sul Verona motiverà i tifosi ed il San Paolo tornerà a colorarsi completamente d’azzurro.

Nel frattempo, lo scenario è tutto per loro, per quei venticinquemila che ieri sera hanno sfidato il freddo pur di sostenere la propria squadra in difficoltà. Un numero che, per gli standard cui sono abituati i tifosi del Napoli, è ridicolo: ma sono stati proprio loro a portare la squadra verso il successo. Fuorigrotta si ripopolerà, e anche se i tifosi quest’anno non potranno sentire e cantare a squarciagola l’inno della Champions, saranno lì per la propria squadra. Anche nei momenti di difficoltà.

Vittorio Perrone
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