Mesto, dal “buio” dell’infortunio alla fiducia di Rafa. Quando l’impegno vale un rinnovo

Napoli-Torino, minuto 86. Rafa Benitez ha bisogno di forze fresche, di gente che aiuti a difendere il risultato. Ha a sua disposizione De Guzman, Ghoulam, Radosevic e Henrique. E invece sceglie di mandare in campo Mesto, rilevando dal campo Higuain.

La storia recente di Giandomenico Mesto è molto strana, ma quasi commovente: è la storia di come l’impegno e la dedizione in allenamento possano valere un rinnovo del contratto, malgrado limiti tecnici e un grave infortunio. Nel novembre scorso, contro il Catania al San Paolo, Giandomenico, che fino ad allora aveva raccolto dieci presenze o poco meno in campionato, rimedia un duro colpo: la prognosi è spietata, ben cinque mesi di stop. Cinque mesi nei quali ha lavorato duro, con il contratto in scadenza, in cui si è dato da fare per ritornare a correre al più presto. Lui che, a 32 anni suonati, se ne sarebbe potuto infischiare e concludere la sua carriera. Ma Giandomenico Mesto aveva ancora voglia di mettersi in gioco, malgrado una carriera che l’ha visto già spesso protagonista in Serie A, tra Udine, Reggio Calabria e Genova (sponda rossoblu).

L’impegno di Mesto non è passato inosservato: Rafa Benitez infatti ha speso buone parole sul suo conto, convincendo così la società a prolungargli il contratto, per permettergli di calcare ancora un altro anno l’erba del San Paolo. E infatti, ieri come giovedì in Europa League, Benitez gli ha concesso altri scampoli di partita, schierandolo in un ruolo inedito per proteggere il risultato. Avrebbe potuto mandare in campo chiunque: Henrique, De Guzman, Ghoulam e Radosevic su tutti. E invece ha scelto Mesto. E chissà che non metta una buona parola per lui anche l’anno prossimo.

Vittorio Perrone

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