Insigne per la prima volta in campo novanta minuti, Mertens scalpita per l’Europa

Per la prima volta in questa stagione resta in campo 90′, contribuendo con attenzione e sacrificio alla vittoria del Napoli. Una grande iniezione di fiducia quella che ha consegnato ieri Rafa Benitez nelle mani di Lorenzo Insigne, spesso vittima del ballottaggio con Mertens o di un giusto turn over ma che invece al “Mapei Stadium”, vuoi per esigenze tattiche, vuoi per l’incombente gare di Europa League contro lo Slovan Bratislava, ha disputato l’intero match contro il Sassuolo non deludendo le aspettative del tecnico spagnolo.

Nonostante sotto i riflettori ci fossero in particolar modo Callejon ed Higuain, lo scugnizzo partenopeo ha palesato al meglio il concetto principe profuso ormai a ripetizione dallo stesso Benitez: compattezza, solidità tra i reparti, attenzione ed uno “spalla a spalla” che ha permesso agli azzurri di tornare alla vittoria. Non solo spinta sulla fascia e gran lavoro a supporto di Higuain e dei compagni di reparto ma anche grandissimo spirito di sacrificio nel ripiegare in difesa, fungendo da collante anche con il centrocampo, risultando prezioso in ogni fase del gioco pur restando a volte leggermente in ombra.

Ieri contro il Sassuolo infatti, in parte per scelta tattica e per turn over, Dries Mertens è rimasto in panchina. Assolutamente non una bocciatura per il campione belga dopo la bella prestazione in Europa League contro lo Sparta Praga ma un’esigenza diversa da osservare. Se il numero quattordici azzurri ha un difetto infatti, è quello di praticare meno la fase offensiva, limite che Insigne sta pian piano superando. Con i ritmi alti del Sassuolo, Mertens avrebbe potuto sicuramente fare la differenza, dando però troppo spazio alla spinta in attacco rispetto alla copertura nel reparto più avanzato, lasciando così in difficoltà la squadra in caso di ripartenze. Lo scorso anno il belga ha dimostrato che, se in forma, è anche capace di recuperi grintosi ed efficaci ma sarebbe stato un rischio che Benitez non ha voluto correre. perché, inoltre, nel calcio la fiducia è importante: Mertens gode di quella incondizionata di staff, squadra e tifosi, quella dei sostenitori partenopei nei confronti di Insigne invece, ultimamente vacilla.

Il rapporto poco a poco si sta risanando ma a Lorenzo serve un gol, tranquillità e continuità, la stessa che potrebbe perdere già giovedì, quando in campo in Europa League tornerà in campo con tutta probabilità proprio Mertens. Il ballottaggio continua, ma una stagione lunga e ricca di impegni lascia spazio davvero a tutti.

Alessia Bartiromo
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