Napoli, quell’equilibrio che non c’è…

Diciamo la verità, se c’è un elemento di cui i napoletani sono assolutamente privi, questo è l’equilibrio. Tutto portato all’ennesima potenza.  Eccessivi sempre, quando le cose vanno bene e quando le cose sembrano andare a rotoli.

UN AMBIENTE IN EQUILIBRIO – “Benitez è l’allenatore internazionale di cui avevamo bisogno“, ma all’improvviso diventa il peggiore dei tecnici (meglio Mazzarri, quello che “questo 3-5-2 non si porta più e piange sempre“). “Vogliamo un Napoli di napoletani“, salvo poi fischiare l’unico partenopeo, Insigne, che c’è in squadra. “De Laurentiis non ama il Napoli, perché non è napoletano“, ma alla prima occasione si invoca l’arrivo di uno sceicco dal Qatar che, in quanto tale napoletano non è. “Siamo il Napoli e bisogna parlare apertamente di scudetto“, per poi rinfacciare alla prima occasione di aver fatto annunci più o meno inopportuni. Insomma, tutto va bene e niente va bene.

EQUILIBRIO IN SOCIETÀ – All’interno del club l’equilibrio non manca, almeno alla voce ‘bilanci’. I conti del Napoli, per fortuna, sono sempre in ordine: esce ciò che entra. Il rischio di impresa non è contemplato, ed è anche giusto così. In questi dieci anni la politica societaria ha portato dei risultati anche a livello sportivo, ma al momento del definitivo salto di qualità, si sentono degli scricchiolii alquanto preoccupanti (e si intravedono anche delle crepe).

EQUILIBRIO DI SQUADRA – Il simbolo del disequilibrio che c’è attorno all’intero mondo Napoli, è la squadra. Un’ attacco stratosferico e una difesa al dir poco ballerina e fragile. In realtà, è l’intera fase difensiva che non va. Il Napoli  appare squilibrato e sbilanciato, viene continuamente preso in contropiede dagli avversari e manca la copertura a centrocampo. I cosiddetti “cagnacci” non sono contemplati. Benitez vuole una squadra che sappia far girare la palla, ma per fare questo ci vorrebbero calciatori bravi con i piedi e se non ci sono, il pericolo di subire goal  è dietro l’angolo.

Insomma, Napoli e il Napoli sono alla ricerca di “un centro di gravità permanente” e bisogna trovarlo il più in fretta possibile (almeno la squadra)…

 

 

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