Espugnare il Friuli sette anni dopo l’ultima volta. Da Lavezzi a Higuain, ad Udine vietato sbagliare

Ancora una voltà un tabù, l’ennesimo da infrangere per gli uomini di Rafa Benitez. E il Napoli, in trasferta, in Serie A ne ha ancora tanti da superare. In un momento forse già decisivo per lo spogliatoio partenopeo, la trasferta del Friuli ci dirà che Napoli sarà, soprattutto in campionato. Dopo la vittoria di Genova, una nuova impresa lontano dalle mura amiche potrebbe allontanare definitivamente le voci di crisi che piovono sullo spogliatoio azzurro e lanciare segnali importanti a Juve e Roma già a +3. Vincere però non sarà facile. L’ultima volta che il Napoli tornò da Udine con il bottino pieno,  fu grazie ad un argentino. L’attaccante, hombre di quel partido, stupì con una finta e un sinistro potente l’intera Serie A.

GOLEADA AZZURRA – Era il 2 settembre 2007 quando al Friuli arriva un Napoli sconfitto dal Cagliari al San Paolo alla prima in A dell’era De Laurentiis.Il pronostico sembra tutto a favore dei bianconeri ma tutto si rovescia, e con dimensioni impensabili. La squadra allora allenata da Edy Reja s’impone con un perentorio 0-5. Doppietta di Zalayeta, gol di Domizzi, zampata di Sosa e magia di Lavezzi. Il Pocho fece ammattire la difesa avversaria e si presentò al calcio italiano con una prestazione da urlo. Un giocatore capace, con un doppio passo, di mandare all’aria migliaia e migliaia idee create a Coverciano su come difendere.

NESSUN SQUILLO ESTERNO – Da allora il Napoli non è riuscito più ad espugnare la tana della società guidata dai Pozzo. Sconfitte firmate ogni volta da Antonio Di Natale, una vera e propria sentenza per la squadra partenopea. Negli ultimi due anni però prima con Mazzarri e poi con Benitez sono arrivati due pari. Con il tecnico toscano uno scialbo 0-0 che allontanò definitivamente i partenopei dalla rincorsa alla Juve, mentre lo scorso anno un gol di Callejon illuse prima della rimonta firmata Bruno Fernandes. Gli uomini di Benitez, con quel risultato, dovettero rinunciare al secondo posto in classifica e alla qualificazione diretta in Champions, accesso poi vietato dopo la sanguinosa disfatta di Bilbao.

UN ALTRO ARGENTINO DECISIVO? – Vincere domani sarebbe davvero troppo importante. Il successo sullo Sparta Praga è stata una vera e propria boccata d’aria dopo la debacle interna con il Chievo. Oltre a Mertens, Gonzalo Higuain è stato ancora una volta decisivo. Quattro giorni dopo il rigore sbagliato al San Paolo, con i cechi il Pipita è stato glaciale, dando il via alla rimonta concretizzata dal folletto belga su una sua geniale invenzione. Ora più che mai gli azzurri sono legati indissolubilmente alla loro punta di diamante, vero e proprio trascinatore del gruppo di Benitez. Da Lavezzi ad Higuain il passo è breve, e ai tifosi azzurri non resta che sperare.

Sabato Romeo

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