Centrocampo, De Guzman e Lopez sono pronti a prendersi il San Paolo

IL DEBUTTO – In realtà, sa di battesimo: perché ormai Marassi è già lontano, un puntino rossoblù che si perde nella memoria, ancora sopraffatto (eh sì) dalla delusione di Bilbao, che il Napoli vuole prendere a pallate e definitivamente. Ecco il san Paolo ed ecco De Guzman e Lopez, ecco quelli che non s’aspettava quasi nessuno, perché l’estate è stata attraversata da Mascherano e dai Gonalons, dai Mario Suarez e dagli Javi Garcia, dai Lucas Leiva, dai Fellaini, dai Kramer, da talmente tante sagome che (inevitabilmente) hanno generato stupore. E però De Guzman è quello della Nazionale olandese, tredici presenze tra cui il terzo posto al Mondiale del Brasile, uno dei ventitré che Van Gaal ha voluto con sé. E Lopez è il medianone che Benitez è andato a scovare raschiando il fondo del mercato e poi sposando la politica del risparmio, del fair paly finanziario: un viaggetto nei segreti dell’Espanyol, d’un calcio che Rafa conosce in ogni suo angolo, e la diga della mediana è stata alzata, inserendo il quinto uomo.
LA SECONDA VOLTA Però, per dirla tutta, De Guzman al san Paolo c’è già stato, era l’inverno scorso, il ventisette febbraio, lui danzava tra le linee dello Swansea, un carissimo nemico che comunque colpì, ma mica solo perché riuscì a segnare. Si intuì che aveva piede e senso geometrico e tempi di inserimento: tagliò la difesa del Napoli come una lama bollente nel burro e spinse il san Paolo a diventare dodicesimo uomo in campo. Accadrà pure stavolta, per Napoli-Chievo, e vada dove vada, con David Lopez al fianco o senza, in panchina o giocando, un giro d’orizzonte va fatto, per concedersi il panorama da dentro, per presentarsi a Napoli che starà attenta a quei due.
Fonte: Corriere dello Sport

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