D’Agostino e un passato maledetto: “Fui vicino a due big del calcio italiano ed europeo. Ma noi calciatori siamo solo un indotto per i club. Un prodotto senza sentimenti”

Gaetano D’Agostino era uno dei prospetti più importanti del calcio italiano, per un certo periodo accostato anche al Napoli. La sua carriera non si è poi sviluppata come era nelle previsioni, anche perchè alcuni treni passano una sola volta, e se li perdi…rischi di non salirci più sopra. Anche se la colpa non è tua: “Non l’ho mai detto ma sono stato davvero a un passo dal Real – ha rivelato D’Agostino a Panorama – Due settimane dopo che era sfumata l’operazione con la Juve, mi avevano cercato. Anche con loro trovai immediatamente l’intesa. Un quinquennale da 2 mln di euro a stagione. Dovevo solo andare in Spagna per firmare, ma l’Udinese non chiuse l’affare. Volevano un paio di promesse madrilene come contropartita(oltre ai 20 mln per il cartellino ndr) e così saltò tutto e al mio posto presero Xabi Alonso dal Liverpool“.

“La Juventus mi aveva cercato già a marzo e mi voleva fortemente. Ricordo che con loro era già stato trovato l’accordo a cifre importanti (1 mln 750mila euro a stagione). Era praticamente tutto fatto, solo che nel girone di ritorno segnai nove reti. Così l’Udinese rilanciò, chiedendo le metà di Marchisio, Giovinco e De Ceglie. La Juve offriva massimo diciotto-venti milioni e l’ulteriore richesta di venticinque mln fece saltare tutto. Per la prima volta mi sentii un prodotto. Noi calciatori siamo un indotto per i club, i sentimenti e i desideri non contano”, ha concluso D’Agostino.

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