Ciro, nuove domande si sommano a quelle vecchie. Ora servono risposte immediate e certe

Desta ancora scalpore quanto accaduto lo scorso 3 maggio a Roma, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Il video amatoriale diffuso dall’edizione on line de Il Mattino suscita sgomento e nuove domande, cui le Istituzioni dovranno per forza di cose dare una risposta: solo così forse, e comunque solo parzialmente, la famiglia di Ciro Esposito potrà trovare un po’ di pace.

NUOVE DOMANDE… – Nel video si vede un’auto della polizia fermarsi accanto al luogo della tragedia, per la precisione dove i tifosi hanno appena trasportato Ciro, ferito gravemente dai colpi di pistola esplosi, presumibilmente, dalla Benelli di Daniele De Santis. A quel punto, a rigor di logica, ci si aspetterebbe un intervento dei poliziotti, che invece stanno a guardare, quasi con paura, quello che sta accadendo; ancora peggio, si disinteressano di Ciro, che è a terra e sta perdendo sangue: un loro immediato soccorso avrebbe potuto regalare secondi preziosi al tifoso del Napoli ferito. Invece poco dopo quella gazzella della polizia si allontana, lasciando un ferito grave su quello che è ormai diventato un campo di battaglia (l’ambulanza arriverà solo dopo un’ora) e disinteressandosi anche dell’ordine pubblico: il rischio di una guerriglia, anche dopo il ferimento di De Santis da parte dei napoletani, era altissimo. Eppure i tutori dell’ordine vanno via.

…E VECCHIE QUESTIONI – Dubbi, interrogativi, a cui ora i magistrati dovranno dare una risposta. Un’altra, dopo quella che si attende anche per altre domande: perchè i tifosi del Napoli furono fatti transitare per Tor di Quinto, dove c’era – ed era cosa risaputa – un covo neofascista gestito da un ex ultras della Roma? E perchè non fu data loro una giusta scorta? Questioni che restano per ora irrisolte, e per le quali la famiglia Esposito, insieme ai propri legali, chiede ancora a gran voce le dimissioni di Prefetto e Questore di Roma.

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