Arriva subito la prima vittoria. Ma la difesa ancora balla

Il campionato del Napoli comincia con una vittoria, ma contro il Genoa è stato tutt’altro che semplice. Dopo la partita di Bilbao il reparto difensivo era stato al centro dello critiche più aspre, con la necessità di migliorarlo quanto prima; anche questa sera però la retroguardia azzurra è stata il punto debole dell’undici di Rafa Benitez.

Rispetto al match del San Mames, il tecnico spagnolo, propone un unico cambio nei quattro difensori inserendo Camilo Zuniga sulla fascia sinistra al posto dell’infortunato Ghoulam, accantonando l’idea di Britos terzino mancino; a completare la difesa quindi Albiol e Koulibaly al centro e Maggio terzino destro. Il quartetto difensivo, nel primo tempo, non è minimamente sufficiente; dopo il vantaggio di Callejon non riesce a tenere a bada le offensive del Genoa e risulta in balia degli attacchi rossoblu. Zuniga sulla fascia viene messo in difficoltà e saltato spesso da Perotti che si ritrova sempre sul fondo libero di crossare; proprio sui traversoni gli azzurri hanno le maggiori difficoltà, Raul Albiol e Koulibaly vengono sempre anticipati di testa da Pinilla che da solo crea il panico tra i difensori centrali partenopei.

La nota positiva arriva dal portiere Rafael che dimentica gli errori in Champions e salva il risultato diverse volte sempre sull’attaccante cileno del Genoa, che per due volte prova a far male di testa ma trova il numero 1 azzurro reattivo e concentrato. Il brasiliano non può nulla sul goal del pareggio; Maggio lascia tutto il tempo di crossare a Marchese che col mancino trova Pinilla che sovrasta di testa un colpevole Koulibaly e insacca.

Una volta rientrato in campo dopo l’intervello però il difensore francese del Napoli sembra un calciatore nuovo; sempre concentrato e mai superato dagli avversari, se il Genoa nel secondo tempo non crea grandi pericoli è in gran parte merito suo. Gasperini prova a metterlo in difficoltà inserendo un giocatore rapido come Iago Falque, ma il giovane spagnolo non riesce mai a trovare la giocata giusta grazie al pressing e gli anticipi sempre efficaci di Kalidou; su azione di calcio d’angolo a favore si spinge in avanti e tenta anche il goal di destro sparando però alto. Mantenendo sempre la concentrazione così alta potrà diventare il vero punto di riferito della difesa azzurra, per il presente e per il futuro; dovrà però limitare al minimo alcune amnesie che ne stanno minando le prestazioni nelle ultime uscite.

I primi tre punti sono arrivati ma Benitez dovrà ancora lavorare molto sui movimenti difensivi, sia per registrare la nuova coppia centrale Albiol – Koulibaly sia per trovare una soluzione ai frequenti buchi dei terzini. L’allenatore spagnolo dovrà tenere poi presente entrambe le facce della partita; quella negativa del primo tempo e quella positiva del secondo.

Emanuele Catone

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