Un sorteggio da vivere con fiducia per voltare pagina e ripartire con grinta e convinzione

Cari amici tifosi, alle 13 prendete un bel caffè, sintonizzatevi con SpazioNapoli e concentratevi. E’ vero, il sorteggio di Europa League non è neanche lontanamente assimilabile a quello della Champions ma è una questione di principio. Armatevi di cornicelli, quadrifogli, ferri di cavallo e qualsiasi oggetto che porti con sé una forte aura di fortuna e sfregatelo fino a farvi male le mani. Perché non può andare sempre tutto male, perché qualcosa di positivo in questa settimana calcistica deve pur accadere.

Cosa, direte voi. Siamo usciti malamente dalla Champions, la squadra è allo sbando, la rosa incompleta, il campionato incombe e dobbiamo pensare all’Europa League? Anche. Certa che il mercato è ancora in fase di essere e che il Napoli non può e non deve essere quello visto a Bilbao, una sterzata è necessaria. Per tutti, per voi e per loro. Perché non si può terminare una stagione ancor prima di iniziarla, è inumano. Perché è giusta sì una grande delusione ed una manciata di critiche costruttive ma il disfattismo è un’altra cosa, servono presupposti diversi, una continuità di fallimenti che, al momento, per fortuna, non ci sono ancora. Ed i bussolotti prima o poi ci dovranno sorridere, sicuri che la truppa di Benitez vuole la sua rivincita.

Quindi, alle 13, non scoraggiatevi. Non ripensate al “The Champions”, non visualizzate le stelline internazionali di lusso che poco a poco si volatilizzano in partenza per Bilbao. Guardate ciò che c’è davanti: otto mesi e poco più nei quali tutto può succedere, dove nessuno ci tiene a perdere ed a cedere il passo alle avversarie. Perché a volte, nella vita così come nel calcio, una batosta è necessaria per rincorrere con più veemenza un picco di felicità.

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