Napoli al bivio europeo, dalla Champions all’Europa League volano via oltre 20 milioni

Probabilmente è superfluo ripetere quanto sia cruciale la sfida di mercoledì allo stadio Nuovo San Mames di Bilbao, dal punto di vista sportivo la partecipazione alla Champions è cruciale per attrarre nuovi calciatori e mantenere l’immagine del Napoli nel novero dei club più importanti dopo le partecipazioni degli ultimi anni, ma l’aspetto economico è altrettanto cruciale per il club azzurro.

No Champions No Party Sgombrando il campo da ogni equivoco, la mancata partecipazione alla Champions non causerebbe problemi di bilancio al Napoli, la riserva accumulata in questi ultimi anni con gli utili è accantonata proprio per ovviare ad annate “di magra”, quindi non c’è rischio di problemi o indebitamenti. L’impatto reale della mancata partecipazione alla massima competizione europea si traduce di fatto un ridimensionamento degli investimenti, perché chiaramente verrebbe meno la possibilità di completare la campagna acquisti con quei calciatori (uno, forse due) di livello e ingaggio superiore.

Soluzione alternativa Una possibile soluzione a questo problema potrebbe essere offerta dai risparmi che il Napoli riuscirà ad ottenere con le cessioni dei calciatori in esubero, quelle di Fernandez, Behrami, Gamberini, El Kaddouri e Vargas hanno già fatto ottenere un risparmio di oltre una decina di milioni di ingaggi (lordi) e portato nelle casse azzurre all’incirca la stessa cifra in plusvalenze. Restano però ancora da sistemare gli ingaggi pesanti di Gargano (circa 3 milioni lordi), e poi ci sono all’ultimo anno di contratto Pandev (circa 4 lordi), Dzemaili (circa 3 lordi), Donadel (circa 2,5 lordi) e quello di Rosati (meno di 2 milioni lordi) la cui somma è di più o meno 15 milioni che pesano sul bilancio partenopeo.

Orizzonte 2015 La partecipazione alla Champions League 2014/15 sarebbe fondamentale anche perché la prossima estate il bilancio azzurro sarà sgravato in ogni caso dagli ingaggio medio alti di 7-8 calciatori che tra cessione o fine contratto lasceranno Napoli, questo evento taglierà di oltre il 15-20% il monte ingaggi consentendo quindi di muoversi nuovamente con maggior facilità sul mercato. Naturalmente se questi calciatori venissero ceduti entro questa finestra di mercato, il risparmio sarebbe anticipato di un anno con ulteriori benefici per le casse azzurre. Qualora invece si finisse per partecipare all’Europa League, con ricavi notevolmente più bassi, i benefici delle cessioni resterebbero ma ovviamente non sarebbero probabilmente realizzati gli stessi utili, a meno di non riuscire a vincere l’ex Coppa UEFA, questa eventualità porterebbe i ricavi tra premi e incassi da stadio potenziali a oltre 30 milioni, senza dimenticare che il vincitore dell’Europa League 2015 accede di diritto alla Champions League 2015/16.

Andrea Iovene
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