Baldini: “Napoli, puoi sfatare il tabù della Catedràl”

“Le statistiche sono come i record, esistono per essere smentite. È ora che finalmente si vada a vincere in questa benedetta Catedrál. Il Napoli può farcela, non comprendo tutti questi timori della vigilia”. Parola di Silvio Baldini, un tecnico che il San Mamès di Bilbao, la Catedrál appunto per i tifosi baschi, l’ha conosciuto.

L’ultima volta che una squadra italiana ha messo piede al San Mamès è storia di dieci anni fa, il Parma del 2004. Ricorda, Baldini?
“Certo che sì, la ricordo bene quella sfida: pareggio in casa nostra e due a zero per loro al ritorno, giocavamo la fase a gironi dell’Europa League”.

Di quella formazione facevano parte due ex azzurri, Contini e Paolo Cannavaro. Ma anche Gilardino e Giovinco, con lei in panchina. Andò male.
“Ma, lo ripeto, il Napoli può farcela. Non comprendo tutti questi timori della vigilia”.

Detto da chi ci ha rimesso le penne…
“È un campo difficile ma non impossibile. Si respira un’atmosfera particolare perché loro sono baschi, non si sentono spagnoli. Soprattutto nelle partite internazionali catturano molto l’attenzione mediatica per  veicolare il proprio messaggio, ci mettono una concentrazione e  un’intensità pazzesche. Ma alla fine in campo si è sempre undici contro  undici, il fattore ambientale passa in secondo piano”.

Beh, comunque non è stato un bel sorteggio.
“Non sarà una passeggiata ma credetemi, il problema ce l’hanno loro che devono affrontare il Napoli. Non penso proprio che siano contenti di  trovarsi di fronte Higuain, Hamsik, Mertens, Insigne…”.

Azzurri favoriti, allora?
“Il risultato di una partita è l’insieme di tanti fattori: tecnici, tattici, ambientali, concentrazione, condizione fisica. Resta però il fatto che sulla carta il Napoli è più forte del Bilbao”.

Andata al San Paolo e ritorno in Spagna.
“Potrebbe essere un vantaggio. Vincere bene la prima sfida equivale ad affrontare la seconda gara con maggiore tranquillità e in condizioni tattiche più vantaggiose. Ci vuole una bella vittoria a Napoli, netta, senza ovviamente prendere gol”.

Come la giocherebbe Baldini?
“Con la stessa carica agonistica dei baschi, mantenendo alta la tensione fino al fischio finale e senza mai mollare”.

E tatticamente?
“Non conta il mio pensiero ma quello che ha in mente di fare Benitez, che di sicuro avrà già studiato la strategia giusta, visto che conosce alla  perfezione il calcio spagnolo”.

L’impressione è che al Napoli manchi ancora qualche ritocco per essere competitivo in campionato e in Europa.

“La società non ha bisogno dei miei consigli per intervenire sul mercato. È chiaro che se dovesse rinforzarsi, diventerebbe la favorita numero uno in Italia. Allenatore e dirigenti avranno studiato alla perfezione il  piano di rafforzamento del gruppo. Aspettano di vedere come andrà a finire il preliminare, sinceramente non sono preoccupato”.

Più della Juventus?
“Quest’anno non credo nel dominio dei bianconeri, immagino un campionato molto equilibrato con le prime tre della passata stagione  avvantaggiate rispetto alle altre. La Juve resta forte ma senza Conte non si ripeterá, può essere l’anno buono per Napoli o Roma”.

Fonte: Il Mattino

 

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