Duvan Zapata e quella stramaledetta voglia di lottare su ogni pallone

Nella serata il cui il Napoli stende il Barcellona e si gode un pezzo di calcio estivo contro i campioni blaugrana, la nota lieta non è soltanto dimostrata dalla solidità e dalla compattezza del reparto difensivo. Messa a nota la grande rapidità e determinazione di Koulibaly, la solita sostanza di Albiol e l’emozionante esordio di Luperto, va registrato un atteggiamento positivo e propositivo anche nel reparto offensiovo, dove è stato Duvan Zapata a lottare e reggere la squadra.

Sì, perché con Michu ancora lontano dalla condizione ottimale e Insigne ancora in formato Mondiale 2014 è stato il bestione azzurro a farsi valere nella serata di Ginevra. Quarantacinque minuti di spallate e gomitate, colpi di testa, sponde e tentativi. L’atteggiamento del ragazzo è senz’altro da elogiare, a prescindere dalla decisione della società.

Quello di Duvan sarebbe un buon innesto a partita in corso, quell’attaccante forte fisicamente e di rapina, che potrebbe risolvere i match difficili, che potrebbe sbloccarli proprio grazie alla forza fisica. La prova di questa sera non fa altro che aumentare i dubbi di Bigon su una sua possibile partenza, magari in prestito, a qualche squadra della serie A, per andare a “farsi le ossa”. Insomma, anche in questo caso il buon vecchio Benitez ci ha visto bene. Duvan non sarà certo Higuain, ma ha dei margini di miglioramento spaventosi, così come la sua possenza fisica.

Non si vive di calcio d’agosto, lo sappiamo bene. Ma battere il Barcellona è stata comunque una gran bella soddisfazione. E vedere quel bestione di Zapata correre a perdifiato per il campo di Ginevra fa capire il suo attaccamento a questa maglia azzurra. Qualunque sia il suo futuro prossimo. Bene così. Perché la motivazione, il più delle volte, è l’arma giusta per vincere.

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