Il Napoli mette la freccia, ma a destra chi c’è?

Luglio volge al termine, è tempo di propositi e rumors di mercato. Il Napoli punta alla posta massima, al titolo, parola di Aurelio De Laurentiis e per rendere possibili tali ambizioni opera sul mercato. Un mediano, forse due, come priorità, Un centrale difensivo dopo Koulibaly, perché no, che possa dare ancora maggiore sicurezza ad una difesa l’anno scorso fin troppo in affanno. Se però c’è un reparto, insieme  all’attacco dove gli azzurri possono vantare bocche di fuoco ed una varietà di scelta da top team, dove sembra regnare la più totale tranquillità è la batteria degli esterni. Sì, proprio i terzini, il tallone d’Achille, la nota dolente dalla stagione appena trascorsa. Dall’ecatombe, che portò a correre ai ripari ingaggiando lo svincolato Réveillère a mercato chiuso, al fatidico imbarazzo della scelta il passo è stato breve.

Abbondanza e duttilità – Sull’out mancino si può star tranquilli: c’è Faouzi Ghoulam, tra gli interpreti nel ruolo più positivi del Mondiale brasiliano, al quale va a sommarsi la duttilità di Camilo Zuniga e Giandomenico Mesto. Sulla destra, addirittura, per Rafa Benitez ci sarà da sfogliare la proverbiale margherita tante le opzioni a disposizione. Zuniga è recuperato a tutti gli effetti e preme per dare il meglio nel suo ruolo naturale. Il colombiano è un top nel suo ruolo a tutti gli effetti, e da lui ci si attende una stagione da assoluto protagonista, un obbligo per scacciare i fantasmi di un’annata da dimenticare, all’insegna di un infortunio che ha avuto tutti i crismi del più cupo mistero. Christian Maggio è stato a più riprese additato tra i papabili partenti, complice anche il rinnovo che tarda ad arrivare. Andando oltre le mere discussioni contrattuali, il terzino di origini vicentine si è presentato in ritiro tirato a lucido e voglioso di ritagliarsi più di un semplice spazio, l’esclusione dai convocati dell’ex cittì Prandelli ancora brucia, e la voglia di dimenticare un 2014, anche per lui, ad oggi molto complicato è davvero tanta. Quale platea migliore di quella azzurra per raggiungere il proprio scopo, Christian resta un atleta esemplare e può dare un grandissimo contributo. Per Mesto plausi ed esternazioni positive non sono mai di troppo, professionista impeccabile che ha saputo guadagnarsi la stima di Benitez, sebbene fosse considerato inadatto perché troppo legato ai meccanismi della passata gestione tecnica, promosso sul campo grazie alle sue qualità e al suo spirito di abnegazione. Proprio quella dedizione al sacrificio che gli ha permesso di superare la rottura del crociato e tornare più forte di prima. Sarà un’opzione importante e un’alternativa di valore. Ultimo ma non certo per importanza Henrique Adriano Buss, difensore centrale di professione ma preziosissimo anche nel ruolo di esterno destro, come dimostrato nel fantastico finale di stagione disputato guadagnandosi un posto tra i 23 di Scolari. Una sorpresa per tutti gli addetti ai lavori, ad eccezione di chi aveva creduto nelle credenziali del giocatore con una firma in calce come garanzia: Rafa Benitez Maudes, con il placet del D.s Bigon.

L’inizio della stagione 2014-2015 si avvicina a tappe forzate ed impellente appare l’esigenza di inserire tutti i tasselli giusti in un mosaico che si spera sia veramente vincente, ma tra le sicurezze c’è una convinzionie: sugli esterni il passo non mancherà.

Edoardo Brancaccio

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