Kalidou Koulibaly, molto più di una semplice sopresa

Primi giorni di ritiro scivolati in fretta, con un Napoli dimezzato dai tanti nazionali che ancora devono aggregarsi al gruppo, tra i dubbi dei tifosi che attendono con trepidante smania colpi di mercato che possano riaccendere entusiasmo e ardori tipici della piazza partenopea. Un primo scorcio di Dimaro che ha comunque presentato varie note liete: la sicurezza e il carisma di Rafa Benitez, vera e propria garanzia di un progetto tecnico nel quale credere ciecamente, un Lorenzo Insigne tirato a lucido pronto a ritagliarsi un’annata da assoluto protagonista dopo un Mondiale dal retrogusto amaro e la voglia di un Marek Hamsik che dopo la prima stagione incolore della sua strepitosa esperienza napoletana, giunta all’ottavo anno, ha tutte le intenzioni di cucirsi addosso quel ruolo di leader di cui gli azzurri non possono fare a meno.

Tutti pazzi per Kalidou – Tra conferme e voglia di rivalsa a prendersi le luci della ribalta, però, è stato il primo acquisto del Napoli 2014-2015: Kalidou Koulibaly. Giunto in ritiro tra i dubbi di qualcuno il difensore francese classe ’91 ha messo subito in mostra tutte le sue qualità. Imponente ma dotato di una particolare rapidità, riesce a far sentire il peso dei suoi 195 cm distribuiti su 89 kg in maniera disarmante, disinvolto palla al piede sia di destro che di sinistro. Marek Hamsik l’ha definito:“Un armadio”, sintomo di quanto le qualità dell’ex difensore del Genk abbiano stupito compagni ed addetti ai lavori. Di certo non Benitez che sul giocatore aveva puntato in maniera decisa insieme al direttore Riccardo Bigon al punto da non esitare nel versare nelle casse del club belga circa 6,5 mln di euro. Koulibaly, dal canto suo, ha subito dimostrato di potersi calare alla perfezione nei meccanismi azzurri, sciorinando con disinvoltura tutti gli insegnamenti e i dettami impartiti dal vate madrileno, un esempio? L’unico a disputare per intero i 90 minuti di gioco nella prima uscita stagionale contro la Feralpi Salò.

Tanta personalità – Oltre alle doti sopra decantate ad impressionare è stata indubbiamente la personalità unita all’acume del ragazzo. In campo, dove dimostra di leggere molto bene l’azione e dettare i movimenti della difesa, ma anche fuori. Proprio nel corso della sua presentazione è emersa tutta l’intelligenza del ragazzo: ambizioso, pronto, dalle idee chiarissime ma molto umile. Tutto ciò che serve per sfondare ad alti livelli e a dare un grande contributo alla causa azzurra.

Noi dal canto nostro sul calciatore avevamo già espresso tutta la nostra fiducia (leggi qui), le premesse sembrano a dir poco luminose, in breve tempo sembra aver convinto gli scettici pronti a riservare tutt’altra attenzione a questo gigante francese, ora sta a Koulibaly dimostrare fino in fondo tutto il suo valore.

 

Edoardo Brancaccio

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