Michu scelto da Benitez, il tecnico è sicuro delle sue qualità

STORIA LUNGA – E allora, pillole di Miguel Perez Cuesta detto Michu, 28 anni, da Oviedo, professione attaccante e virtuoso del sinistro. Notizie e curiosità relative a un giocatore che, con Napoli e il Napoli, ha iniziato da mesi ormai una storia d’amore non ancora consacrata. Smania, l’attaccante delle Asturie (come David Villa); smania e, alle conoscenze napoletane di cui sopra, oltre a chiedere informazioni sulla città e la squadra, continua a raccontare di attendere da almeno una settimana la chiusura e la definizione dell’affare.

BLITZ SPAGNOLO – Da mesi, invece, è in contatto con Rafa. Sì, telefonate e poi ancora per capire e conoscere lo stato del suo recupero fisico, dopo l’intervento alla caviglia destra eseguito il 28 dicembre in Portogallo: una bella pulizia, dopo il tormento, e via. A dirla tutta prima della caviglia, che praticamente lo ha messo fuori causa per più di mezza stagione, Michu aveva anche accusato un po’ di fastidi a un ginocchio: da qui, ovviamente i timori azzurri. Perplessità legittime che, tra l’altro, sono state valutate anche dal vivo qualche settimana fa: un blitz spagnolo, una controllata e poi il responso. Abile e arruolabile.

RAFA E BALO Del resto, se il Napoli è impegnato nella trattativa con lo Swansea da mesi, significa che il giocatore è stato ritenuto all’altezza della squadra che lo cerca. Il pedigree, per altro, non mente: centravanti, seconda punta e all’occorrenza anche in appoggio all’ariete, Miguel è un attaccante a dir poco polivalente. Un jolly, come si diceva soprattutto una volta, che con il sinistro fa un po’ quello che vuole. Fisico imponente e confidenza estrema con il pallone, Michu esulta come Toni e ama una massima cara a Ibrahimovic: “Solo Dio mi può giudicare”. 
Tifosissimo di un altro Rafa (Nadal) e del Real Oviedo, la squadra in cui è nato e di cui di recente ha anche esibito fieramente la foto dell’abbonamento, l’asturiano è un appassionato dei social. C’è di tutto, sulle sue pagine ufficiali: complimenti a Balotelli (dopo il gol di febbraio al Bologna da distanza siderale a San Siro); sostegno alla lotta al cancro infantile; omaggi a Mandela e a Di Stefano; foto da un ristorante di Vigo, mentre aiuta al bancone; e anche un’immagine tipo Balo, con un fucile da pesca puntato verso l’obiettivo. Con la muta da sub addosso e senza dediche ai nemici. Divertente.

ANNO DI GRAZIA La sua personalità, insomma, riflette quella del giocatore: poliedrico, fantasioso. E anche appassionato: nel novembre 2012, insieme con gli altri ex Santi Cazorla e Juan Mata, ha acquistato un po’ di azioni del Real Oviedo così da consentirne la sopravvivenza nella terza serie spagnola. Ama e coltiva la riconoscenza. E si fa apprezzare: prima dell’infortunio, con i 22 gol realizzati tra le Premier e le varie coppe inglesi, conquistò i tifosi dello Swansea e l’attenzione di tanti club e tanti allenatori. Era la stagione 2012-2013: Rafa e il Napoli, evidentemente, non si sono dimenticati di lui.

Fonte: Corriere dello Sport

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