RILEGGI IL LIVE – De Laurentiis: “Ecco da dove è nata l’idea di Pasta Garofalo. Michu e Lucas Leiva? Non posso parlare. Gli obiettivi? Sempre i massimi. Sul centrocampo, resteranno Inler e Jorginho”

Termina qui la presentazione del nuovo sponsor, con le maglie dello scorso anno che presentano la toppa della Coppa Italia ed il logo del nuovo sponsor in due versioni, sfondo bianco e sfondo scuro.

L’INTERNAZIONALITA’. Parla ancora Menna: “Oltre alla Spagna che ha preso delle nostre quote, siamo già presenti in molti paesi del Mondo ma la nostra idea è, come il Napoli, espanderci sempre di più”.

CENTROCAMPO. “Inler e Jorginho restano, Behrami e Dzemaili potrebbero essere sostituiti da altri con dei ruoli diversi. Potrebbero. La prima cosa da fare in uscita, è creare le condizioni. Se queste non ci sono, non possiamo andare in sovrannumero o tenere giocatori scontenti perché non giocano. Cerchiamo di far contenti tutti, i giocatori e noi”.

VARGAS E KRAMER. “Io credo che qui non ci sia un concetto militaresco sul piano dei rapporti, e credo che con Vargas sia mancato un piano di rapporti, anche e soprattutto sul piano linguistico. C’è stata poca fiducia reciproca. Spetta a Benitez decidere. Su Kramer, sono preoccupato su tutti gli stranieri che hanno una lingua diversa. Non tolgo nulla alla professionalità di Kramer, bisogna valutare questi fattori. Il giocatore c’è, l’età c’è, il prezzo c’è”.

MICHU. “Che ci siano delle contrattazioni con alcuni giocatori da mesi è cosa certa. Ma fino a quando non li vedo qui, tra visite e contratti, non posso definirlo ancora giocatore del Napoli. Sono mesi però che il nostro team sta lavorando sotto tutti i punti di vista con i calciatori interessati. I contratti sono importanti e perciò è importante spenderci mesi per non avere poi brutte sorprese”

GLI INGAGGI. “Mi tocca sempre difendere il Napoli. Non posso acquistare un giocatore di 28-29-30 anni con un super ingaggio e che non mi convinca, rischiando poi un flop clamoroso. Su questo sono convinto: preferisco pensare ai nostri calciatori già in rosa che daranno ancora di più, con i recuperi degli ex infortunati Mesto, Zuniga, Maggio, Hamsik. Se avessimo avuto lo scorso anno la rosa al completo, chissà dove saremmo arrivati, forse secondi rendendo la vita più difficile alla Juve. Abbiamo dato tantissimi campioni ai Mondiali, il terzo club fornitore nel Mondo. Persino qualcuno forse non ne confermeremo. Perciò, perché vi lamentate? Non li sostituiremo sicuramente con dei brocchi ma con giocatori ancora più forti. Siate calmi e tranquilli. Stay on the bell, ccà nisciun è fess. Tutto può capitare, qualche sbaglio può succedere così come gli incidenti imprevedibili che mi preoccupano”.

PEPE REINA. “Testimonial della Pasta Garofalo? Non possiamo dire nulla – dichiara Menna – il presidente non ci filtra nulla di mercato” Il presidente punta sulla simpatia: “Glielo consiglierò così male che vada lo avremmo comunque vicino”.

GLI ACQUISTI. “Bisogna stare tranquilli sul mercato, da qui a qualche giorno e a qualche settimana, troverete le ciliegine sulla torta promesse a livello di ruoli. Se poi sono ciliegie modenesi o di Vignola lo vedremo. Lo vedremo quando si gioca, come l’anno scorso. Quando portammo Mertens e Callejon ci guardarono con sospetto, “sono andati via Cavani e Lavezzi, cosa accadrà?”. Cosa è accaduto, siamo migliorati. La cosa importante è che ci sia Rafa Benitez, è lui il cardine, la colonna per questo passaggio di maturità. Dopo i primi anni di serie A c’è stato questo cambio di mentalità, andando oltre al fatto di chi interpreterà i vari ruoli”.

IL CALCIO EUROPEO. “Per interessi politici continuiamo a portare avanti un campionato perdente, con un fatturato che ci farà stare sempre indietro rispetto all’Europa. Dovremmo cambiare tutto: dagli stadi alla sicurezza, partendo con leggi dal Parlamento. Eppure Renzi non vuole fare nulla, non vuole assumersi responsabilità ed il calcio, sport più amato e seguito del nostro Paese, continua a non andare da nessuna parte. Resteremo così sempre alle spalle di Germania ed Inghilterra ad esempio, non avendo mai non la possibilità di risorgere ma di lavorare bene. Abete si è dimesso e quando bisogna trovare il sostituto? L’11 agosto, quando sono tutti in ferie. Nessuno se ne preoccupa, nessuno vuole ripartire con convinzione. E’ un approccio sbagliatissimo, il solito approccio politico che continua a non funzionare. Con i proclami non si risolvono i problemi: Renzi e Del Rio devono metterci la faccia, senza lavarsi le mani”.

GLI OBIETTIVI. “Sono sempre quelli massimi. Avendo scelto Rafa Benitez, abbiamo radicato un cambio totale di impostazione di gioco e di mentalità. Nonostante ciò abbiamo ottenuto ottimi risultati, conquistando una Coppa Italia, arrivando terzi ed uscendo da una Champions in maniera beffarda. Questo modulo però, è stato scelto anche in base ai giocatori che aveva ed in base alle esigenze europee. E’ chiaro quindi che bisogna cercare dei giocatori che abbiano determinate qualità piuttosto che altre, non solo il nome. Il blasone piace al tifoso, ai media: un tecnico ha invece la responsabilità di trovare le pedine giuste sia in termini di investimenti che in termini di qualità per il suo gioco ed il loro ruolo”.

IL PATRON ED IL MERCATO.Michu al dente? Non posso parlare. Sapete che sono coerente e non posso aggiungere altro. Lucas Leiva? Sapete meglio di me che ci sono alcuni giocatori che possono far parte o meno dei progetti del proprio club. Ma non si può sapere in un clima di rientri dopo un Mondiale. Prima di agosto secondo me non avranno le idee chiare ma si dovrà vedere se il Napoli prima ultimerà gli acquisti, non lasciando poi spazio ai giocatori di cui si vocifera e si parla. Il mercato ormai lo fanno i giornalisti: una serie di nomi e prima o poi, qualcuno dovrà indovinare”.

Torna a parlare il presidente De Laurentiis: “Il discorso dello sponsor è nato a Roma, non privo di difficoltà. Inizialmente l’idea fu rigettata dal Signor Menna ma solo perché la Pasta Garofalo stava cedendo parte della società all’estero. Dopo solo un mese poi, mi chiamarono confermando che avremmo potuto fare insieme qualcosa di bello. Qui a Napoli abbiamo bel tempo, un ottimo cibo, luoghi splendidi…dobbiamo tenerci stretta questa napoletanità e la pasta fa parte di questa. Ricordiamo inoltre, che una maglia speciale del passato che ha rappresentato la storia del Napoli, aveva come sponsor proprio una marca di pasta…”.

Prende la parola l’amministratore delegato della Pasta Garofalo, Massimo Menna: “Siamo convinti di produrre la miglior pasta del Mondo. Sono 32 anni che faccio questo lavoro, Garofalo è ancor da più anni nel mondo della pasta, in città come Torre Annunziata e Gragnano. Sogniamo in particolar modo una maglia vincente in un particolare momento ma sono scaramantico e preferisco non parlarne. Inoltre, vogliamo offrire pasta al San Paolo a tanti avversari sconfitti”. 

Approfondisce il discorso Alessandro Formisano: “La collaborazione con il Napoli è nata quattro anni fa con il pacchetto N e per noi è un grande onore. Già da tempo con dei camper cucinavamo per i calciatori al termine dei match al San Paolo, da ora ci impegneremo ancora di più per rinnovare e rafforzare questa affinità”.

Il primo a parlare è proprio il presidentissimo Aurelio De Laurentiis. “L’idea della pasta come sponsor è arrivata dalla mia infanzia ed è un onore ricongiungerci con un’importantissima azienda partenopea, un’eccellenza della nostra terra e simbolo della napoletanità nel mondo. Ma cedo la parola a chi ne capisce davvero”.

Benvenuti cari lettori, alle ore 12 si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del nuovo main sponsor Garofalo, notizia data in anteprima esclusiva dalla nostra redazione (leggi qui).

SpazioNapoli seguirà per voi la conferenza in diretta.

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