Convegno nuovo codice di giustizia sportiva, Napoli prima città a presentare il nuovo testo

Questa mattina presso il  Palazzo di Giustizia del Centro Direzionale di Napoli, si è tenuto il convegno per presentare il nuovissimo codice di giustizia sportiva, varato ad hoc con una riforma del 1 luglio 2014.

Nell’auditorium, ove si è tenuta la lunga discussione, hanno partecipato numerosi e importanti esponenti dell’ambito forense e sportivo. Il convegno è stato organizzato dall’Azzurra Lex (la quale ha avuto come esponente l’Avv. Luca Longhi), associazione che ha promosso con impegno l’unione di giustizia e sport, insieme con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, la fondazione dell’avvocatura napoletana per l’alta formazione forense, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l’Unione Italiana Forense.

Il dibattito è iniziato con la presentazione delle riforme del codice, sottoposte a critiche di esperti e colleghi. Il contenzioso sportivo in Italia avrà numerosi cambiamenti, in particolare con l’introduzione di un nuovo organo: il collegio di garanzia dello sport.

Inoltre, saranno presenti nel testo moderni istituti, analoghi divisioni dei compiti e nuovi nomi delle federazioni. Fondamentale è stato l’intervento del Prof. Avv. Auletta, il quale ha sottolineato la forte tutela che il codice darà alle società minori (a livello territoriale).

Critiche forti, invece, al fenomeno arbitrale, che ha visto su 69 procedimenti giudiziari nel 2013, “solo” 40 assunti da parte della FIGC. Un dato allarmante che ha scosso le coscienze dei tecnici del CONI affinché la giustizia sportiva potesse rinascere ex novo.

La parola ai presenti è stata concessa dall’Avv. Lucio Giovanardi, moderatore del dibattito. Il Prof. Avv. Raffaele Caprioli, ordinario di diritto civile presso la Federico II di Napoli, ha mostrato diversi dubbi su delle soluzioni proposte dal testo uscente, il quale presenta ancora qualche lacuna da colmare.

Il Prof. Avv. Pierluigi Matera, uno dei tecnici ad acta del nuovo codice, ha esposto egregiamente e chiarito il senso di tale riforma in ambito sportivo ai più titubanti. Due gli scopi principali: riformare, o meglio, armonizzare la giustizia federale e riformare la giustizia CONI, oggi ritenuta anacronistica.

Il nuovo art. 54, infatti, garantisce il limitato ricordo alla giustizia del CONI, a favore di quella endofederale. Inoltre, la durata degli organi può essere protratta solo per due mandati e non oltre (fino ad oggi, alcuni di essi sono stati in carica per ben 20 anni). I termini dello svolgimento endofederale sono il primo di 90 giorni, il secondo di 60.

La commissione generale di garanzie, poi, sarà composta da esponenti con forti requisiti; ancora saranno costruite nuove strutture e verrà introdotto l’obbligo ministero del difensore, il patrocinio presso il CONI e la procedura verrà “armonizzata” con una tempistica più celere; le corti d’appello saranno separate (le differenze saranno procedurale e non organiche). Il CONI, per di più, assumerà una posizione del tutto autonoma. Il progetto, però, ha avuto da sùbito scopo condiviso tanto che, dal 5 giugno fino al 15 giugno, sono state presentate addirittura 60 modifiche del testo!

Segno che il lavoro non è stato compiuto laconicamente ma ascoltando il parere minuzioso di tutti.

Insomma, tante e importanti novità sono state esplicate stamane.

Napoli si è impegnata per essere la prima città a presenziare un lavoro di tal portata gratuitamente, offrendo la possibilità a chiunque di poter partecipare ad un convegno trattante un tema ormai all’ordine del giorno.

Un’anteprima importante poiché il testo non è ancora entrato in vigore. Un passo avanti che può solo inorgoglire chi fa parte dell’ambito forense e sportivo napoletano.

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