Tim Krul eroe del Mondiale ma il primo precedente storico è tutto italiano

Si può entrare nella storia del calcio in un minuto, un breve ma intenso minuto che può cambiare le sorti di un intero Mondiale. Olanda-Costa Rica, 5 luglio 2014, tempi supplementari. Nessuno avrebbe potuto immaginare un epilogo del genere, con la squadra di Van Gaal nettamente favorita e che invece, soccombe davanti alla Cenerentola della competizione che, ancora una volta, dimostra di aver meritato i quarti di finale e di poter dare filo da torcere a chiunque, con la scaltrezza di chi non ha nulla da perdere. Mancano pochi secondi ormai alla lotteria dei calci di rigori quando il tecnico oranges chiede il cambio: ne mancava uno, lasciato proprio per quest’evenienza. A sorpresa, ad entrare sarà Tim Krul, il secondo portiere, rilevando l’ottimo Cillessen.

Ma perché questa sostituzione? Bisogna tornare ancora un po’ indietro nel tempo, quando il 10 novembre 2013 con ben 14 parate decisive, l’estremo difensore regalò al suo Newcastle un’importantissima vittoria contro il Tottenham. In passato sono tante le sue prodezze, tra le quali l’aver negato più volte la gioia del gol dagli undici metri ad un certo Mario Balotelli. Non basta ancora però, per rendersi protagonista dei Mondiali brasiliani. Scende in campo e si presenta: “Piacere Tim, professione pararigori”. Impossibile. Eppure è così. Dopo pochissimi minuti inizia la lotteria dei penalty e si capisce che Krul non aveva mentito. Atteggiamento sicuro e spavaldo, guarda negli occhi gli avversari, li sfida, non li teme. Dopo un avvio in sordina si dimostra ineccepibile: Ruiz e Umana non passano, regalando così la vittoria e la semifinale all’Olanda. Coraggio da vendere quello di Krul, idem per Van Gaal, un vero e proprio stratega.

Ma questo non è stato l’unico curioso caso del genere. Il primo episodio similare risale al 1996 ed è tutto di marca italiano. Siamo allo stadio “Zaccheria” e si gioca la finale play off tra Castel Di Sangro ed Ascoli per il passaggio in serie B. Ai supplementari le due squadre sono proprio sullo 0-0 quando, al fotofinish, il tecnico Osvaldo Jaconi butta nella mischia il secondo portiere Pietro Spinosa con zero presenze in campionato ma con la nomea di essere un ottimo para rigori. Detto fatto: anche in questo caso la scelta si rivelerà provvidenziale, respingendo il penalty di Milana e regalando al Castel di Sangro una storica promozione in cadetteria. Insomma, genio e sregolatezza per due allenatori che hanno fatto di un cambio azzardato la mossa vincente per un successo che ha cambiato il loro destino.

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