Gironi terminati. Analisi sulle prestazioni dei “napoletani”

I gironi del Mondiale 2014 sono terminati, purtroppo con l’eliminazione dell’Italia, e la maggior parte dei giocatori di proprietà del Napoli hanno brillato e sono approdati alla fase successiva della competizione. Vediamo nel dettaglio, nazionale per nazionale, le prestazioni degli azzurri.

Algeria Tra le fila della squadra africana, approdata a sorpresa agli ottavi di finale, militava un solo giocatore del Napoli; trattasi di Faouzi Ghoulam. Il terzino sinistro parte titolare contro il Belgio, fornendo il traversone che poi porterà al rigore per la sua squadra; nelle restanti due partite viene rilegato in panchina preferito nel suo ruolo da Mesbah.

Argentina Il CT Sabella ha convocato due giocatori “partenopei”: Federico Fernandez e Gonzalo Higuain. Il primo è un titolarissimo al centro della difesa e scende in campo in tutte e tre le partite vinte dalla Seleccion, mostrando concentrazione e forma fisica con qualche sbavatura causata a volte dalla eccessiva sicurezza; il Napoli potrà e dovrà sicuramente contare su di lui se le prestazioni dovessero rimanere tali. Il secondo parte in panchina, facendo subito ricredere il CT già nel secondo tempo della prima partita fornendo a Messi la sponda per il goal vittoria. Le successive due gare le gioca da titolare creando spazio per i suoi compagni e facendo a sportellate con i difensori avversari; lavoro che gli costa un pizzico di lucidità in più sotto porta.

Belgio La squadra di Marc Wilmots ha nei 23 convocati uno dei pupilli dei tifosi napoletani; Dries Mertens. Il folletto azzurro parte, a sorpresa, dalla panchina nella prima partita contro l’Algeria e la manovra offensiva dei diavoli rossi risulta lenta e macchinosa. Il CT nella ripresa si decide a farlo entrare e Mertens ribalta la partita; suo il goal vittoria con un destro sotto la traversa. Wilmots capisce che non può fare a meno di lui e lo schiera titolare contro la Russia e la Corea del Sud risultando sempre il più attivo nel ricco reparto avanzato del Belgio. Il migliore dei suoi in questo girone.

Brasile Tra lo stupore dei media brasiliani Felipe Scolari convoca Henrique forse più per la leggenda secondo la quale un giocatore proveniente dal Palmeiras porterebbe fortuna alla Selecao per la vittoria finale che per vera e propria utilità. Resta il fatto che, il giocatore arrivato a gennaio in azzurro, non vede mai il campo nelle tre partite giocate dalla sua nazionale.

Cile La sorpresa di questo Mondiale deve la sua gloria ad un giocatore che purtroppo a Napoli ha avuto poca fortuna; Edu Vargas. L’attaccante prestato in giro per il mondo forma con Sanchez un attacco tutto tecnica e velocità, creando il panico nelle difese avversarie. Il suo goal è forse il più importante per il girone dei cileni dato che spiana la strada per la vittoria contro la ben più titolata Spagna; controllo in area, dribbling su Casillas e palla insaccata di punta.

Colombia Quello che doveva essere l’esterno titolare del Napoli per la stagione appena passata è diventato l’esterno titolare di una formazione che ha fatto sfracelli nel proprio girone, vincendo contro tutti senza dare diritto di replica; Juan Camilo Zuniga.  Il terzino destro dei Cafetteros  ha passato la stagione in maglia azzurra quasi sempre in infermeria ma è arrivato alla competizione mondiale al meglio della condizione, fornendo sulla fascia un importante apporto e formando con Cuadrado l’out destro più veloce del Brasile.

Italia Della rosa italiana che ha deluso tutti al Mondiale faceva parte un unico napoletano; Lorenzo Insigne. La sua avventura non è giudicabile a 360 gradi,  il giovane partenopeo ha giocato la miseria di 33′ minuti contro la Costa Rica; è anche vero nel suo scorcio di partita non ha mostrato molto tra tiri sbagliati e tanti fuorigioco. Lui sicuramente fa parte del futuro di questa nazionale e farà vedere grandi cose quando verrà chiamato in causa con una certa continuità.

Spagna Vicente Del Bosque ha chiamato in Brasile Raul Albiol come unico giocatore del Napoli e lo ha impiegato col contagocce. Certo la concorrenza era tanta ma essere impiegato solo nell’ultima partita, quando ormai la qualificazione era irraggiungibile, non è stato proprio un gesto di stima nei suoi confronti. L’unica consolazione per i tifosi azzurri è quella che il difensore avrà più tempo per riposare e arrivare a Dimaro in piena forma.

Svizzera La colonia rossocrociata del centrocampo napoletano composta da Gokhan Inler, Valon Behrami e Blerim Dzemaili si sposta in blocco in quello della nazionale allenata da Ottmar Hitzfield. Il primo è capitano e faro della squadra, dai suoi piedi partono tutte le azioni; non ha trovato il goal ma dalla distanza ci ha spesso provato. Behrami non si intimorisce nemmeno nella competizione più importante ed è il solito guerriero che pressa a tutto campo; da lui arriva il goal vittoria all’esordio quando ruba palla nella sua area di rigore e fa ripartire l’azione svizzera saltando due uomini e servendo la palla che poi finirà in rete. Dzemaili, tra i tre, è il giocatore rilegato in panchina ma è anche il primo ricambio per il centrocampo; si toglie la soddisfazione di segnare ad un Mondiale tirando un missile su punizione contro la Francia.

Uruguay Chiudiamo con la squadra che ha eliminato l’Italia e che presenta tra le sue fila Walter Gargano, questa stagione in prestito al Parma ma di proprietà del Napoli. Il centrocampista garantisce la solita quantità e prova, quando è possibile, ad impostare e far ripartire la manovra della Celeste.

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