La Nazionale Italiana in questi Mondiali brasiliani ha deluso e ora, dopo la scottante eliminazione subita contro l’Uruguay, dovrà ripartire con un nuovo progetto; partendo dai dirigenti, passando per l’allenatore e finendo con i calciatori. Alcuni “senatori” come Pirlo e Buffon, con la gara contro la Celeste, hanno giocato il loro ultimo mondiale in azzurro ma agli occhi è risaltato il cuore che loro hanno messo in campo rispetto ai “giovani” che avrebbero dovuto mangiare il campo.
A confermare questa impressione è una statistica della FIFA sul kilometraggio dei giocatori della nostra nazionale in base al match contro l’Uruguay; a percorrere più metri è stato proprio Andrea Pirlo con 10,746 km, più di giocatori che dovrebbero fare della corsa la loro arma migliore come Darmian e De Sciglio rispettivamente con 10,654 km e 10,486 km. Altro giocatore che ha raggiunto la doppia cifra è certamente il non più giovanissimo Barzagli con 10,091 km passati per lo più a correre spalla a spalla con Luis Suarez. L’uomo che avrebbe dovuto darci una marcia in più, ovvero Mario Balotelli, risulta avere il kilometraggio misero con 4,717 km la scusante di aver giocato solo un tempo non può reggere più di tanto dato che Marco Parolo, il giocatore che lo ha sostituito, ne ha percorsi 6,00 km.
Se non fosse stato costretto ad uscire per infortunio Marco Verratti avrebbe superato anche Pirlo con 8,852 km. Proprio l’abruzzese sembra essere l’uomo in grado di suonare la carica per il nuovo corso azzurro che verrà; ha dimostrato di avere, oltre alle indiscusse capacità tecniche, anche capacità da leader riuscendo più volte a caricare i compagni.
L’Italia torna a casa con le ossa rotte ma con l’obiettivo di riconsegnare ai propri tifosi quello che meritano, puntando tutto su questo nuovo corso che l’attenderà.