Il Napoli insiste per Michu, lo spagnolo ha tutte le carte in regola del vice Higuain

Età: 28 anni (si può fare). Professione: centravanti (però modernissimo, che sa fare anche la seconda punta). Ingaggi: sostenibile (ed è un ben vantaggio). Il suo nome è Miguel Perez Cuesta, però chiamatelo Michu; la sua maglia potrebbe essere azzurra, ma non conviene sbilanciarsi troppo, perchè il mercato è infido, ti toglie ciò che t’ha appena dato, anche un semplice indizio, e riduce tutto ad una palla di carta pronta per essere cestinata. Però piace, eh sì che piace, e si può affermare senza il rischio d’essere smentiti: ha quel che serve a Benitez, cioè la vocazione al sacrificio, la capacità di essere attaccante nel senso pieno della sua filosofia; poi pure un gran fisico d’un metro e ottantacinque circa, sempre buoni per quando nell’emergenza sei costretto a buttar cross in area o comunque per andare a cogliere opportunità sulle punizioni, sui calci d’angolo, sui vattelapesca strani di un’ora e mezza di battaglia.

COINCIDENZE. A proposito, è pure spagnolo e mica guasta: parla la stessa lingua di tanti di loro e in castigliano, va da sé, viene ormai tutto più facile. Gioca in Inghilterra, nello Swansea, e quest’anno l’ha fatto veramente poco: tutta colpa di un incidente che gli ha negato quasi mezza stagione, compresa la sfida agli ottavi di finale contro il Napoli. Il curriculum di quest’annata maledetta è racchiusa in diciassette presenze in Premier e sette in Europa, complessivamente sei reti, poche per chi in passato, all’impatto con il campionato inglese, s’è presentato segnandone diciotto tutto d’un botto; e nulla rispetto allo stesso bomber che al Rayo Vallecano ne fece quindici in trentasette partite. La sua parabola ascendente è stata spezzata da una serie di accidenti dai quali ne è uscito, però…

OSSERVATO. Gli occhi si sono posati su Michu in epoca non sospetta, poi – come si dice in certi casi – le convergenze parallele hanno provveduto a fare il resto: l’attaccante dello Swansea, che ha parametri perfettamente in linea con le logiche del Napoli, aveva colpito Rafa Benitez e anche Bigon ed il suo staff: ed inevitabilmente, quando è partita la caccia al vice-Higuain, un uomo che abbia tendenze speciali, tutto s’è concentrato su Michu. Non l’unico, ma il più plausibile (per ora…).

FONTE Corriere dello Sport

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