Il calciomercato ai tempi di Twitter e del Web 2.0

E’ una domenica sera come tante, dopo una giornata ricca di pioggia e cambiamenti climatici, tantissimi tifosi sono in attesa dell’esordio al Mondiale dell‘Argentina contro la Bosnia. Gli occhi dei tifosi del Napoli sono puntati su Fernandez che ha conquistato una maglia da titolare e su Gonzalo Higuain, che parte dalla panchina. Una notizia squarcia la tranquillità della fine del weekend: il quotidiano spagnolo Marca, in anteprima riporta in esclusiva l’ormai certa cessione del Pipita al Barcellona, con affare soltanto da chiudere ma ormai ufficiale tra i due club. A Napoli c’è il delirio, i tifosi sono increduli. “Giù le mani da Higuain”, “Il Pipita non si tocca”. Incredulità, scetticismo ma anche tanto timore perché, i soldi di un club come il Barca, farebbero gola a tutti.

Dopo pochi minuti di caos mediatico, arriva una prima smentita sul web dello specialista del calciomercato Gianluca Di Marzio, che, dalle sue fonti, non ha riscontri nella trattativa. E lui di fonti si che ne ha. Solo pochi giri di lancette ed ecco che arriva il tweet ufficiale della SSC Napoli: “Le indiscrezioni giornalistiche secondo le quali Higuain potrebbe essere ceduto al Barcellona sono destituite di ogni fondamento”. Anche in questo caso i tifosi sono scettici ma in automatico ed all’unisono c’è un bel sospiro di sollievo.

Benvenuti nell’epoca del calciomercato social, dove nell’epoca del web 2.0 è tutto condiviso e partecipativo. E’ solo l’ultimo atto di un nuovo modo di fare affare, smentire, studiare, sondare il terreno che, rispetto ai cugini degli anni ’90, è avanti anni luce.  Procuratori, agenti e giornalisti si scambiano messaggi su Twitter, l’interesse per un giocatore si nota dai social, dove i tifosi fanno il bello ed il cattivo tempo, a suon di feedback. I lunghi e vetusti comunicati ufficiali fanno spazio ai cinguettii di 140 caratteri, dove, con immediatezza, si divulgano al mondo le informazioni necessarie. Basta aggiungere un hashtag (o canceletto per gli amici…) per rendere il tutto ancor più globale, una chiocciola per citare i protagonisti, una foto per rendere il post ancora più appetibile. Si ragiona a suon di like, visualizzazioni e condivisioni: il web è sempre il primo a conoscere le notizie, anticipando anche presidenti ed addetti stampa.

Un sms o un messaggio su whatsapp sostituisce la telefonata del procuratore a caccia dello scoop, che molto spesso passa per Instagram. Molto spesso infatti, un piccolo particolare dalla foto di un campione ha fatto evincere particolari interessanti su un trasferimento o un rinnovo di contratto, un viaggio ha confermato cessioni così come un commento ha dato vita ad un valzer di illazioni. Ormai è tutto pubblico, è tutto social in un’entropia di notizie che  non lasciano scampo neanche ai meno esperti. Inutile ricordare che il massimo fautore di questa politica è proprio il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, spesso artefice anche di alcuni “Ask” nei quali i tifosi azzurri possono porre domande al patron tramite il noto social, sul quale poi risponde in presa diretta. Insomma, benvenuti cari amici nel calciomercato social: armatevi di Twitter, Facebook ed Instagram alla mano, siamo appena all’inizio.

Alessia Bartiromo
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