Francoforte: dal Waldstadion alla Commerzbank Arena, un esempio da seguire

La gestione dell’evento mondiale del 2006 è stata per la Germania un successo di proporzioni enormi sul piano infrastrutturale, infatti non uno solo degli stadi realizzati per l’occasione ha manifestato i difetti e i problemi che invece sono stati riscontrati nel nostro paese dopo Italia ’90. Nel nostro percorso di scoperta di altri casi che possano essere di modello nella ristrutturazione del San Paolo, dopo aver visitato virtualmente lo stadio di Stoccarda si è andati a nord per giungere a Francoforte.

Fondazione Lo storico impianto del WaldStadion è stato realizzato in origine nel lontanissimo 1925, la struttura è quella nota a pianta ellittica con pista di atletica, per una capienza complessiva di circa 30.000 spettatori in piedi, nel corso del ventesimo secolo sono state poi realizzate diverse ristrutturazioni per incrementare la capienza fino agli 87.000 posti degli anni ’50. Il mondiale di calcio del 1974 consentì di portare avanti un’ulteriore opera di miglioramento, con la ristrutturazione delle tribune portando alla capienza di 60.000 posti (di cui circa 40.000 seduti e coperti). Oltre che per il calcio, lo stadio era utilizzato spesso per ospitare partite della NFL (campionato americano di football) nei suoi tour in Europa, ma salvo poche migliorie lo stadio rimase inalterato fino alla fine del secolo.

Salto in avanti Quando nel 2002 iniziò la preparazione per i Mondiali del 2006 si decise che la tipologia dello stadio di Francoforte era ormai inadeguata alle esigenze di uno stadio moderno, quindi si scelse di procedere a una demolizione dello stadio esistente e settore per settore ricostruire il nuovo stadio su due livelli con le tribune a ridosso del campo. Dotato ovviamente di tutti i servizi e le funzioni per rendere confortevole la visione di una partita, il nuovo impianto ha una capienza di 52.300 posti a sedere, tutti coperti. Per alcuni aspetti però di tratta di uno stadio “unico”, infatti è dotato di maxischermi appesi al centro del campo come nei palasport americani, ed è dotato anche della possibilità di chiudere il tetto con una tenda ad assetto variabile che protegge il campo dalla pioggia (funzione molto utile nel cuore della Germania).

Andrea Iovene
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