ESCLUSIVA SN – Carlo Carione (Rai): “Finale? La pressione è tutta per il Napoli. Scelte obbligate per Montella, punterà sulla forza del gruppo”

Manca sempre meno all’attesissima finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. Questa sera le luci dello stadio Olimpico si accenderanno per illuminare quella che si prospetta una partita imprevedibile e dall’altissimo tasso di spettacolarità. Il Napoli è alla ricerca del quinto successo in questa competizione, vittoria che avrebbe un valore particolare: farebbe guadagnare agli azzurri la possibilità di giocare la supercoppa e rimarginare la ferita ancora aperta del 2012. Per parlare di Napoli e della finale, la redazione di SpazioNapoli ha contattato in esclusiva il giornalista Carlo Carione, nota firma sportiva della Rai e autore del libro “Tutti i calciatori del presidente”, che racconta in ordine alfabetico tutti i calciatori che si sono succeduti al Napoli nell’era De Laurentiis dalla C fino alla Champions, dal Pampa Sosa a Gonzalo Higuain.

Fiorentina-Napoli, una finale di Coppa Italia che mette di fronte due tra le migliori espressioni del calcio nostrano, forse un po’ deluse da una stagione partita con diversi auspici da ambo le parti. Chi si presenta meglio a questo grande appuntamento?

Dal punto di vista atletico, almeno per quanto visto nelle ultime giornate di campionato, la Fiorentina sembra messa un po’ meglio del Napoli. Gli azzurri, però, una volta compresa l’impossibilità di arrivare al secondo posto, anche inconsciamente hanno tirato un po’ il freno, cosa che ha indiscutibilmente contribuito a rendere meno brillanti le loro apparizioni. A livello di singoli, invece, la squadra di Benitez può contare su un maggior numero di calciatori in grado di poter incidere in maniera decisiva sul match.

Il grande dubbio in casa Viola porta il nome e cognome di Giuseppe Rossi. L’attaccante è a disposizione di Montella ma il nodo sulla sua presenza sarà sciolto solo all’ultimo. Quanto può cambiare tatticamente la partita con o senza l’italo-americano?

Dovesse giocare anche solo dieci minuti, Pepito Rossi va tenuto d’occhio in maniera particolare. Attaccante svelto, tempista, con un guizzo può far male alla prima occasione buona. Visto che è reduce da un infortunio, non credo che Montella lo rischierà dall’inizio, perché certamente non potrebbe restare in campo per tutti i 90 e più minuti. Probabile un suo inserimento a partita in corso, ma è chiaro che anche se a mezzo servizio, con una punta così la pericolosità della Fiorentina cresce di molto.

Non solo Rossi; la Fiorentina trema anche per le condizioni di Borja Valero e Neto. Nonostante queste assenze, però, il potenziale della Viola resta considerevole. Cosa bisogna temere maggiormente nei toscani?

In questo momento certamente la coralità di una squadra che sa di avere qualcosa in meno al livello di singoli, e che solo attraverso una prestazione sopra le righe dell’intero gruppo, può tentare di battere il Napoli e vincere la Coppa Italia.

Avendo dalla propria parte i favori del pronostico, secondo te è il Napoli la squadra con le pressioni maggiori?

Assolutamente si. Dovesse mancare l’obiettivo, la Fiorentina potrebbe “giustificarsi” con le assenze o le condizioni approssimative di giocatori importanti come Cuadrado, Rossi, Gomez e lo stesso Borja Valero. A parte Higuain, il Napoli è arrivato invece a questa finale in con la possibilità di poter effettuare scelte al momento di decidere la formazione da mandare in campo.

A prescindere dall’esito della finale, come giudichi la prima stagione partenopea di Rafa Benitez?

Positiva, nel complesso. Molto bene in Champions, meglio di sempre in Europa League ed in finale di Coppa Italia, in campionato la squadra si è fatta certamente staccare troppo presto da Juventus e Roma che, però, sono riuscite a tenere un ritmo di marcia straordinario. A parziale giustificazione degli azzurri ci sono i grandi cambiamenti tattici e di organico imposti dall’arrivo di Benitez che, comunque, anche se passando dai preliminari, è riuscito a riportare la squadra in Champions. La prossima estate, in sede di campagna acquisti, potremo capire se la società, seguendo le indicazioni del tecnico spagnolo, ha realmente intenzione di candidarsi per il prossimo scudetto, ingaggiando giocatori di provata affidabilità. Solo in questo modo si potrà far progredire il progetto avviato dopo la fine dell’era Mazzarri e giudicare eventualmente con maggiore severità, i risultati ottenuti.

Antonio Allard

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