Il diktat di Benitez: per battere la Fiorentina carattere, precisione, cuore e concentrazione

La finale di Coppa Italia si avvicina: solo tre giorni al momento della verità, che deciderà in buona parte le sorti ed i giudizi delle stagioni di Napoli e Fiorentina. Entrambe si stanno preparando al meglio all’ostico impegno convogliando energie fisiche e mentali, in particolar modo i partenopei che sono sicuramente coloro che hanno più da perdere da questo incontro. Ci sia spettava qualcosa di più dal primo anno di Benitez in azzurro che nonostante tutto è stato già molto positivo: forse un cammino più lungo in Europa League o un gap dalle prime due in classifica più ridotto, tentando la scalata al secondo posto in maniera più concreta e convincente. Inutile piangere però sul latte versato: resta un terzo posto alquanto blindato e la Coppa Italia, ancora però da guadagnare.

Rafa Benitez conosce bene le difficoltà di questo impegno e da trascinatore e quasi capo famiglia quale è, è già da tempo che spiana la strada indicando quali sono i punti da rispettare per giocare la gara perfetta e provare a vincere l’ambito trofeo. Prima di tutto  il carattere: è proprio questo il fulcro di tutti i discorsi dello spagnolo nell’ultimo periodo, nuovo punto di arrivo ed al contempo di partenza, per effettuare quel salto di qualità definitivo che manca ancora alla sua truppa. Contro le “piccole” in campionato è questa la qualità che  è maggiormente mancata e che avrebbe sicuramente aiutato Inler e soci a rendere al massimo in qualsiasi occasione. “Il carattere non si compra sul mercato” ha dichiarato proprio Rafa dopo il mezzo flop con l’Udinese ma il Napoloi ha spesso dimostrato di averne da vendere nei big match ed in particolar modo contro Borussia, Arsenal, Juve, Roma, Inter, Milan ed affini. Adesso tocca alla Fiorentina e servirà una grande prova per chiudere un cerchio importante.

PRECISIONE. Contro una Fiorentina in forma smagliante serve una gara perfetta e per far sì che ciò avvenga, Benitez esige  coesione in tutti i reparti gioco cinico e risolutivo e soprattutto tanta tanta precisione, non solo in fase di finalizzazione ma anche nei passaggi a centrocampo, in termini di impostazione, nei retropassaggi, negli assist ed in qualunque momento della manovra. Tutto dovrà funzionare al meglio, i singoli dovranno creare un unico insieme pronto ad agire ed a mettere in difficoltà costante i viola, senza sbilanciarsi e dispensando massicce dosi di cinismo e concretezza.

CUORE. La volontà e le motivazioni nel calcio così come nello sport e nella vita sono fondamentali e ben lo sa il Napoli che quando particolarmente deciso a dare il massimo non ha mai deluso le aspettative. A trascinare i propri beniamini verso una gara senza sbavature saranno anche 30.000 cuori partenopei, pronti a battere all’unisono in quel dell’Olimpico per una serata davvero indimenticabile.

CONCENTRAZIONE. Molto spesso il Napoli non è riuscito a conquistare l’intera posta in palio non solo per una lieve mancanza di cinismo e carattere ma anche e soprattutto da notevoli cali di concentrazione che hanno minato quanto di buono fatto fino a quel momento. Queste situazioni sono da evitare, ancor più in una finale dal risultato secco come quella di sabato: serve la massima attenzione da parte di tutte le pedine per non lasciare nulla al caso e concretizzare le azioni offensive create, sin prisa y sin pausa, proprio come predica Benitez. Lo spagnolo ha come sempre le idee molto chiare e lo sta dimostrando: tocca al Napoli adesso metterle in pratica dimostrando che è pronto per calcare nuovamente grandi palcoscenici e raggiungere traguardi importanti, i primi di una lunga serie.

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