Napoli, per vincere hai bisogno di una grande mentalità

Il sacrificio viene quasi sempre ripagato, così la pensa anche Rafa Benitez. Nonostante la stagione scarna di goal, Lorenzo Insigne ha convinto il mister per la sua professionalità: cerca di aiutare la squadra sia in attacco, che a centrocampo ma anche in difesa.

Per lui, la differenza con gli atri giocatori del reparto avanzato è data dall’età e dall’esperienza però c’è da sottolineare che qualcosa non è  andato giù al tecnico spagnolo, precisamente una dichiarazione del giovane di Frattamaggiore che ha “giustificato” le pochissime reti in campionato perché probabilmente è quello che si sacrifica di più per la squadra. Ha toppato. Sì perché Benitez odia le scuse, non sono da grande giocatore.

Ha lavorato tanto per plasmare la squadra, per migliorare la difesa ma anche l’attacco, forse, però, ciò che veramente è mancata a questa squadra è stata la mentalità. Quella non si compra, si acquisisce o ci si nasce leoni.

E’ un cruccio che perennemente ha rimarcato l’allenatore ex Liverpool, non si rassegna però, lui sa essere un ottimo motivatore nel privato. Quell’uomo così pacato in campo, sa diventare duro nei momenti opportuni. Non da spettacolo, non fa per lui essere al centro dell’attenione anche se, in un modo o nell’altro, ci finisce. Ogni sua affermazione diventa un motto.

L’anno calcistico ormai è quasi terminato, tirando le somme, non è stato così negativo, c’è ancora la Coppa Italia e un trofeo del genere, anche se snobbato da molti, sarebbe una bella soddisfazione.

Per questo lui vuole uomini con la fame di vittoria sempre e non ha avuto vergogna di mostrare la sua delusione quando è mancata.

In conferenza ha chiarito da subito che nel prossimo mercato gradirebbe molto avere giocatori che la parola “arrendersi” non la conoscono. Non importa l’età, l’esperienza o la maglia che vestono, ciò che conta è la testa.

De Laurentiis vuole puntare più sui giovani, Benitez preferisce un mix: uno-due pezzi da 90 e qualche giovane di belle speranze, che nel loro piccolo hanno già raggiunto la giusta maturità.

Come già detto e ridetto, il primo acquisto azzurro potrebbe arrivare dal Genk, squadra belga e il nome ormai lo conosciamo tutti: Kalidou Koulibaly. Per moltissimi uno sconosciuto, ma non è la scritta dietro la casacca o il club di appartenenza che fa un giocatore, è ciò che riesce a dimostrare in campo.

Insomma, per cambiare bisogna partire dalla testa. Benitez valuterà a breve i promossi per la prossima stagione.

Mentalità, senza quella i trofei si possono solo sognare.

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