Reja: “Napoli avanti anni luce ma le gare vanno giocate. Le assenze peseranno ma abbiamo diversi finalizzatori. Con Benitez potranno presto puntare al vertice”

Edy Reja oggi in conferenza stampa ha parlato della sfida che si terrà domani contro il Napoli.

Lalaziosiamonoi.it ha riportato tali dichiarazioni:

Napoli un’impresa?Al di là delle assenze, c’è da tenere in considerazione il valore del Napoli. In casa si esprime al meglio, quelli che scenderanno in campo saranno tutti in condizione, è anche stimolante giocare partite del genere. Chi non ha avuto opportunità potrà mettersi in evidenza. Le partite vanno tutte giocate”.

Che risposta si aspetta? “Grande attenzione, sappiamo il loro valore offensivo, ma abbiamo le nostre armi. Qualche volta lasciano degli spazi, dovremo essere bravi a sfruttarli e trovare maggiore concretezza. Spesso abbiamo concretizzato poco in passato”.

Postiga o Felipe Anderson con Mauri falso nueve? “Ci sono queste due eventuali opportunità, vedremo come si schiererà il Napoli, posso anche cambiare in corsa. Farò delle considerazioni in nottata, ho Felipe Anderson possibile sulla sinistra e Mauri o Postiga centrale. Felipe mi sembra libero dal punto di vista mentale, sono sicuro che se giocherà mi farà una prestazione positiva. Postiga ha fatto un’ora una settimana fa e sta trovando la condizione. Da qui alla fine avremo bisogno anche di lui vista l’assenza di Klose. Abbiamo scontri diretti con squadre che come noi si giocano l’Europa League. Uno come Postiga ci potrà dare una grossa mano”.

Cosa serve alla Lazio? “Grande convinzione a partire da domani e fare più punti possibili. Le squadre davanti hanno qualche punto in più, non dobbiamo sbagliare niente. Bisogna crederci fino in fondo, dal punto di vista mentale, nessuna partita è persa in partenza. In queste situazioni si mette in mostra anche la personalità e il carattere”.

Quanta differenza tra Lazio e Napoli?Siamo distanti anni luce, c’è un divario nettissimo. Questo campionato dà l’impressione che qualche valore è venuto meno. Le squadre da metà classifica in giù non hanno mostrato la qualità degli anni precedenti. Juve, Roma e Napoli si sono staccate immediatamente, anche la Fiorentina a inizio campionato aveva un bel distacco. Il Milan e l’Inter hanno avuto un po’ di ritardo perché hanno rinnovato e cambiato anche loro dal punto di vista societario”.

Dove poteva arrivare la Lazio con Reja dall’inizio? Poteva avere anche qualche un punto in meno, non si sa mai. Non si possono dire queste cose, ogni periodo fa storia a sé. Questa è una squadra che ha mostrato valore, abbiamo affrontato Juventus, Inter e Milan, nessuna ci ha messo sotto. Ora quello che conta in queste sei partite è tirare fuori i nostri valori al 100%. Dobbiamo dare il massimo del nostro potenziale”.

I distacchi sono cambiati. Rispetto alla settimana scorsa l’Europa è più probabile? “Pensavo che il Napoli potesse rallentare un po’ il Parma, dovremo fare almeno 12 punti, ovvero 2 punti a gara di media. Gli scontri diretti possono determinare la soglia dei punti, il Milan ha due partite in casa alla portata, potrebbero arrivare a 51 punti. Anche il loro calendario però non è agevole, non so chi potrà arrivare davanti alla fine. Se quelle davanti fanno punti, l’obiettivo diventa più difficile”.

Come giudica la stagione del Napoli? “Io conosco l’ambiente, ci sono esigenze particolari, si vuole sempre che la squadra vinca. Con Benitez ha cambiato filosofia e modo di giocare, con lui è iniziato un nuovo ciclo. Sono all’inizio di un cammino, adesso devono finalizzare la squadra per renderla competitiva anche in Champions. Devono perfezionarla con qualche inserimento di valore”.

Il prossimo anno i Primavera in prima squadra? “Mi piacerebbe dare soddisfazione a questi ragazzi, Bollini ha dato il là insieme alla società a questo percorso. Bollini è stato menzionato poco, in 3 anni e mezzo ha fatto tanto, l’ho portato con me perché ha qualità. Inzaghi è stato bravo a proseguire sulla scia, ci sono valori in quel gruppo altrimenti non si sarebbero raggiunti certi risultati. Keita è già con noi, c’è Crecco, ci sono molti difensori. Ma non posso fare giocare tutti, anche se ci sono buone individualità da andare a pescare. Per alcuni sarebbe meglio andare in B, per migliorare. Tenere qui uno soltanto per metterlo in rosa e fare 15 minuti totali, credo significhi perdere un anno. Per loro sarebbe più vantaggioso fare un campionato professionistico in Serie B o in Lega Pro, piuttosto che stare qui e non tenerli in considerazione”.

Si aspetta più Pandev o Hamsik? “Dalle ultime notizie che ho, credo che Benitez possa schierare Pandev, si è parlato anche di Mertens, non so chi giocherà tra Callejon e Insigne. Vedremo come si schiereranno e decideremo chi impiegare. Potrei mettere Postiga e Mauri, o Felipe Anderson e Postiga, o anche altre soluzioni. Novaretti sta bene, ha fatto lavoro differenziato fino a giovedì. Dice di stare bene ma chiaramente non ha calciato, oggi verificherò le sue condizioni. Non credo di schierarlo, se mi darà l’ok lo porterò in panchina”.

Marchetti o Berisha?Berisha. Marchetti vive una situazione analoga a Novaretti. Se mi darà l’ok lo porterò in panchina, per vivere l’intensità e la presenza con la squadra”.

Quanto serve una punta che segna? “Keita fa da rifinitore e ha fatto il gol, anche Candreva comincia a vedere bene la porta. Abbiamo giocatori che possono concretizzare. I tagli diventano importanti”.

La tecnologia nel calcio? “Preferisco andare in là, non voglio rispondere, ho un’idea tutta mia che non voglio dire. Creeremo situazioni che è meglio evitare. Preferisco un’altra domanda”.

Banti?E’ al di fuori di ogni sospetto, non penso che si possa fare condizionare”.

 

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