Da Cavani a Higuain, Napoli-Lazio è la sfida del gol

Tutto cominciò quel 3 aprile del 2011. In sessantamila circa (57.133) saltarono il pranzo per andare al San Paolo ed assistere a Napoli-Lazio. Caldo rovente nel catino di Fuorigrotta. Ma nessuno si pentì della scelta. La partita risultò spettacolare. Una delle più belle dell’era De Laurentiis.

Girandola di gol ed emozioni a gogò. Doppio vantaggio degli ospiti (Mauri e Dias), poi una rimonta incredibile, conclusa con la vittoria del Napoli per quattro a tre. In copertina finì Edinson Cavani, autore di una tripletta di cui due reti di testa al connazionale Muslera. Da allora, le sfide tra Napoli e Lazio si sono guadagnate l’etichetta di gare spumeggianti, ricche di gol, incerte ed avvincenti.

Indipendentemente dai protagonisti in campo o dai tecnici sulle rispettive panchine. Ecco perché il pubblico corre al botteghino e farà registrare oltre quarantamila presenze anche stavolta. Si tratta di una di quelle partite dallo spettacolo garantito. Come se avessero conquistato un’etichetta doc. Novanta minuti da gustarsi per intero anche se in palio non è che ci fosse chissà cosa. Ed anche se molto probabilmente mancheranno un po’ di big sia da una parte che dall’altra. Ma Napoli-Lazio o Lazio-Napoli meritano sempre di essere viste. Non fosse altro per i brividi che sicuramente regalerà.

PRIMA DEL 4-3 – Prima di quel lunch-match famoso, le due formazioni si erano affrontate senza grandi sussulti. Si ricorda il due a due al San Paolo del 2008 allorché Hamsik realizzò una doppietta e Pandev siglò uno dei gol con la maglia biancoceleste. O anche la doppia sfida di Coppa Italia della stessa stagione in cui il Napoli venne eliminato ai Quarti di finale. Nel campionato successivo, le due squadre vinsero entrambe in trasferta. E nel 2009-2010 si concluse con due pareggi. Poi, cominciarono le sfide a viso aperto e da allora lo scontro tra Napoli e Lazio è stato caratterizzato spesso da voglia di rivincita e scorpacciate di gol.

LA REGOLA DEL 3 – Sempre in aprile ma stavolta del 2012, la Lazio all’Olimpico consumò il riscatto ad un anno esatto da quel 4 a 3 del San Paolo. Tre a uno a favore dei biancocelesti guidati da Reja. Di Candreva, Mauri e Ledesma, i gol dei laziali. Per il Napoli, andò a bersaglio Pandev. Ma nel campionato seguente i partenopei si presero la rivincita. Tre a zero a Fuorigrotta e chi è l’autore? Ancora lui, Edinson Cavani, diventato la bestia neri degli uomini di Lotito. Ma da Cavani ad Higuain, la storia non è cambiata. Anche il Pipita ha infierito sulla Lazio.

EL PIPITA – La vittoria esterna del Napoli di questa stagione in casa degli aquilotti assume invece un significato del tutto particolare. I partenopei stavano vivendo un momento critico. Venivano da tre sconfitte di fila: Juventus, Borussia Dortmund e Parma. Avevano assolutamente bisogno di far risultato. Ed in quel posticipo così delicato salì sugli scudi El Pipita. Higuain mise a segno due gol, Pandev e Callejon altri due e la gara terminò per quattro a due a favore degli uomini di Benitez.

Particolarmente caustica la reazione di Goran Pandev in occasione della sua segnatura. Ce l’aveva con chi l’aveva tenuto in castigo per un anno e contro il quale era ricorso al Collegio Arbitrale della Lega, il presidente della Lazio. Ma Higuain doveva ripetersi in Coppa Italia, il 20 gennaio, eliminando la Lazio e spingendo i suoi verso la semifinale, vita poi a spese della Roma.

Fonte: Corriere dello Sport

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