Edu Vargas, da bidone a possibile patrimonio azzurro

Un gol un assist e un palo, è questo il fantastico contributo che ieri, contro il Basilia nei quarti di Europa League, Edu Vargas ha regalato al Valencia di Juan Antonio Pizzi. Un mix di tecnica, velocità e precisione determinanti per la fantastica rimonta della squadra spagnola, che è riuscita nell’impresa di ribaltare un pesantissimo 3-0 maturato la scorsa settimana.

Da quando il cileno è approdato al Valencia ha praticamente sempre giocato, collezionando 17 presenze tra campionato e Europa League condite da 5 gol e 2 assist. Numeri certamente non paragonabili a quelli di Messi o Ronaldo, ma sicuramente sufficienti per togliersi quell’etichetta di bidone che solo a Napoli, forse anche troppo rapidamente, gli era stata attribuita. Un gol ogni 241 minuti da quando è in Spagna abbinati a prestazioni sempre più convincenti che hanno spinto il tecnico Pizzi ad esaltarlo pubblicamente: “E’ uno dei migliori attaccanti al mondo, come potenziale dietro solo a Messi e Cristiano Ronaldo nella Liga”.

Parole pesanti, che certamente non possono non far riflettere i dirigenti azzurri e il tecnico Benitez, che a giugno avrà la possibilità anche di osservarlo al mondiale in Brasile dove col suo Cile proverà a dire la sua in un girone sicuramente molto ostico con Spagna e Olanda. Il prossimo anno Vargas dovrà necessariamente tornare alle pendici del Vesuvio per fine prestito e chissà se proprio in ritiro non possa convincere il tecnico spagnolo a puntare su di lui concedendogli fiducia e serenità, elementi fondamentali per esplodere nel nostro calcio, valori che nessuno, gli scorsi anni, ha saputo regalare all’attaccante cileno, un patrimonio da valorizzare, non un bidone da piazzare al miglior offerente.

Gennaro Giugliano

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