Josè e Dries, il tuttofare ed il folletto affondano la Juve e mettono la Roma nel mirino

Non segna Higuain, resta a digiuno Hamsik che però sfodera una prestazione dignitosissima, come ai bei tempi. “Madama” viene infilata da Callejòn e Mertens, un gol per tempo, perle autentiche portate in dono dalle sorprese più inattese di questa stagione. Due a zero e potevano essere tre o quattro ma va bene così perché il risultato è il coronamento di una partita impeccabile.
Ancora un gol per José Maria Callejon: lo spagnolo si conferma decisivo con il diciassettesimo sigillo stagionale. In campionato è il centro numero dodici, va all’inseguimento dell’amico Higuain: non vincerà la classifica dei bomber ma è più che mai cecchino impeccabile nelle sfide che contano. All’ex Real Madrid vanno conteggiate anche due reti in Champions e tre in Coppa Italia: in totale appunto fanno diciassette. La profezia di Benitez della scorsa estate («può realizzare tra i 15 e i 20 gol») si avvera, siamo in perfetta linea con le migliori previsioni.

«Partita difficile che noi abbiamo reso meno complicata del previsto, siamo stati perfetti senza sbagliare nulla o quasi»: stravolto ma felice il difensore-centrocampista-tornante-attaccante, la pedina tutto fare preferita da Benitez. Ha demolito Asamoah, che non è l’ultimo arrivato tra i bianconeri, costringendo Conte a tirar fuori il ghanese, sfiancato nel rincorrere lo spagnolo abile a rifugiarsi in tutte le zone del campo per creare continuamente la superiorità con il diretto avversario.
Il San Paolo lo ha osannato come meritava negli istanti della sostituzione. Non ieri, da tempo i tifosi hanno capito quanto sia importante questo giocatore nello scacchiere di Benitez, che pure era stato accolto con scetticismo nonostante provenisse dal club più famoso del mondo. «Ho scelto Napoli perché questo allenatore mi ha dato fiducia dall’inizio, ha voluto fortemente che facessi parte del progetto. La stima dei compagni di squadra e soprattutto dei napoletani ha fatto il resto, il mio inserimento è stato veloce e ora sono felice».

L’obiettivo, anzi il sogno, resta quel secondo posto che però si fa sempre più difficile perché la Roma non molla un colpo. «Ma noi ci proviamo, dobbiamo farlo: mancano ancora parecchie partite e tutto può accadere» è il pensiero dell’ex Real. Niente sarebbe impossibile per questo Napoli, ammesso che continui a giocare con la stessa intensità con la quale ha umiliato i primi della classe nel risultato e soprattutto nel gioco. Con questo Callejòn e con questo Mertens si può anche sperare: la tabella è semplice, l’ha rivelata più volte il folletto belga. Mertens è a quota otto prodezze in questa stagione, sette in campionato e una in coppa Italia.
«Cercheremo di vincerle tutte fino alla fine, la nostra mentalità non cambia di fronte al nome dell’avversario: andiamo in campo sempre per vincere»: e lui ha fatto proprio così, dentro una manciata di minuti al posto del rinato Hamsik, sufficienti però per lasciare di stucco Buffon con quel diagonale di destro maligno e di precisione millimetrica.
Ti aspetti Higuain e Hamsik, spuntano ancora loro: Callejòn e Mertens con le loro zampate annichiliscono i padroni del campionato e tengono vivo il sogno. Intanto grazie a loro la Champions è blindata. Terzi o secondi lo sapremo tra qualche settimana.

Fonte: Il Mattino

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