Zapata, gol e preghiere per conquistare Napoli

Il gigante di Calì si è svegliato. Da oggetto misterioso a protagonista assoluto. I primi gol in campionato, al terzo tentativo, alla terza partita da titolare. Doppietta a Catania di Zapata, il vice Higuain finalmente alla ribalta. Una partita tagliata su misura per le sue caratteristiche, una prestazione positiva per provare a guadagnarsi la fiducia per la prossima stagione. Ci proverà ancora il colombiano, anche se non sarà semplice entrare nel nuovo gruppo di Rafa, quello che l’anno prossimo riproverà ad essere protagonista su tutti i fronti. «Grazie a Benitez e ai miei compagni di squadra», il suo messaggio sul profilo Twitter del Napoli.
Si gode il presente, Duvan: è un giorno buono. Finalmente. Si gode l’abbraccio dei tifosi azzurri, dalle perplessità per le precedenti prestazioni alla gioia per le due reti di Catania. Per il futuro c’è tempo, se ne riparlerà a fine campionato.

Tante ipotesi: il colombiano potrebbe restare a Napoli, essere girato in prestito a qualche altro club italiano, oppure giocare all’estero. Si vedrà. Per ora si gode le prime reti in campionato, dopo le due europee, quella in Champions e l’altra in Europa League. L’unico colombiano in campo, la pattuglia si è assottigliata, ceduto Armero a gennaio, ancora fuori Zuniga. Ovviamente i suoi connazionali sono i maggiori riferimenti in gruppo e poi gli altri sudamericani, tanti, del Napoli. Contratto di cinque anni firmato l’estate scorsa, il 23enne colombiano era seguito da diversi club europei, il Napoli bruciò tutti. Tante richieste per Zapata a gennaio, alle porte del club azzurro hanno bussato dalla Turchia e dal Portogallo, oltre a numerosi club sudamericani che lo conoscono bene. Sondaggi anche da club italiani, impegnati per altri obiettivi di classifica: il Napoli ha detto no a tutti. Il gigante d’attacco confermato fino al termine della stagione. Un’esperienza da vivere fino in fondo cercando di sfruttare al meglio le opportunità.

Tanti campioni in attacco, il ruolo di vice Higuain sicuramente non semplice da ricoprire e le difficoltà normali per uno straniero al primo anno in Italia. Una stagione non semplice, a Catania le prime vere soddisfazioni dell’anno. Zapata è un investimento della società, il Napoli ci crede e ci crederà ancora, al massimo sarà ceduto in prestito ma resterà un patrimonio del club. Ieri giornata di riposo per tutti. Zapata l’ha trascorsa con la sua fidanzata, ragazzo molto riservato, un grande professionista. Si è fatto ben volere nel gruppo azzurro, molto legato soprattutto a Zuniga. Ha visto già qualcosa di Napoli, stregato dal lungomare e dalle varie specialità della cucina. Comincia a parlare italiano anche se nelle interviste preferisce lo spagnolo. «I gol li ho sempre fatti e voglio continuare a farli: ho sempre avuto l’affetto e la stima di tutti e sono felice di essere il vice Higuain. Non è facile prendere il suo posto, ogni volta che vado in campo cerco di sfruttare al massimo le occasioni».

Un’esultanza molto contenuta. Zapata si è fatto il segno della croce dopo ogni gol, questo il suo modo di gioire. «Sono felice per i gol, li festeggio sempre così», ha spiegato nel dopo partita. Ha trascorso la giornata con la sua compagna, vive a Posillipo, gli piace tutto di Napoli, la cucina innanzitutto, con la giusta moderazione da tenere a tavola per un atleta ha provato pizza, mozzarella, i piatti di mare. Stregato anche dalla moda italiana.
Il gigante buono, festeggiato dai compagni dopo il gol e negli spogliatoi del Massimino, tutti erano contenti per lui. E Duvan l’ha percepito, una bella iniezione di fiducia. Dopo Bergamo non è stato semplice, la brutta prestazione sua e della squadra, le critiche. Una giornata così la sognava da tempo, la gioia condivisa con i compagni. Zapata non è esattamente un estroverso, un po’ chiuso di carattere, deve sciogliersi e poi si lascia andare. E adesso finalmente può gioire.

Fonte: Il Mattino

 

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