ESCLUSIVA SN, Boris Sollazzo: “Periodo molto sfortunato per il Napoli, a Catania serve una prova di forza. Higuain? Sente il peso dell’eliminazione in Europa ma si riscatterà presto”

Un periodo non troppo positivo per il Napoli che, pur giocando bene, in soli sette giorni ha salutato l’Europa League con l’eliminazione avvenuta per mano del Porto al ‘San Paolo’ e si è arreso al ko contro la Fiorentina ancora tra le mura amiche, conquistato dai viola solo nel finale dopo un match alquanto dominato da Reina e compagni. A parlarne con SpazioNapoli è Boris Sollazzo, giornalista, fondatore del sito ExtraNapoli e scrittore di talento dal sangue azzurro doc, appassionato di calcio ed in particolar modo del Napoli, analizzando in modo attento e preciso quanto visto negli ultimi 180′, soffermandosi sul progetto targato Rafa Benitez.

Quelli contro Porto e Fiorentina sono due risultati amari che hanno quasi dell’incredibile per il Napoli. Quanto hanno influito stanchezza, sfortuna ed assetto tattico?
“Prima di tutto, vorrei soffermarmi su un aspetto per me molto importante: a Napoli spesso e volentieri manca equilibrio nei giudizi. Lo noto ovviamente nei tifosi, mossi dalla passione, ma anche in tv da tanti addetti ai lavori che un secondo prima esaltano Benitez per poi massacrarlo alla prima partita persa. I nemici interni ed il fuoco amico spesso posso danneggiare ancor più di coloro che tentano di destabilizzare un ambiente dall’esterno, condizionandolo inevitabilmente. Detto ciò, per me nelle due gare non c’è stato nessun errore tattico commesso da Benitez: contro il Porto la rete del pari ospite è stata figlia di un buco lasciato da un giocatore costretto ai lavori forzati dall’inizio della stagione ed il secondo da una vera e propria dormita difensiva, episodi sfortunati ma che purtroppo fanno parte del calcio. Contro la Fiorentina, il Napoli ha imbrigliato gli avversari anche in inferiorità numerica ed il gol di Joaquin è stata una fatalità drammatica. Forse andava fatta prima qualche sostituzione, ma tatticamente il tecnico spagnolo è stato ineccepibile. La condizione fisica poi, ha tradito gli azzurri solo contro Roma e Torino ma non nelle ultime due gare, dove abbiamo visto una squadra aggressiva ma poco cinica. La sfortuna si, quella c’è: chi dice che Benitez è un tecnico fortunato, non so quale campionato stia vedendo: ha perso tantissimi giocatori per infortuni traumatici e che quindi non dipendono dalla preparazione ed ha perso due gare che aveva in pugno, giocando bene. Detto ciò, sono ottimista per il futuro e continuo a guardare sempre il bicchiere mezzo pieno”.

Cosa pensi di Higuain, apparso particolarmente carico nel match contro la Fiorentina ed innervosito al momento del cambio non trovando il gol?
“Higuain per me sente ancora su di sé tutto il peso dell’eliminazione dall’Europa League avvenuta contro il Porto. Non è una cosa giusta ma è inevitabile che scattino nella sua testa questi meccanismi, non essendo riuscito a trascinare il suo Napoli alla vittoria nonostante sia un fuoriclasse di caratura internazionale. Contro la Fiorentina è stato molto sfortunato, trovando sulla sua strada un Neto super, completamente rivitalizzato contro il Napoli. L’argentino era arrabbiato perchè non sapeva più come fare a segnare, Tagliavento gli fischiava ogni minimo fallo “televisivo” e si è esasperato. Nessun caso, ce l’aveva solo con se stesso ma sono sicuro che si riscatterà quanto prima, magari proprio domani contro il Catania”.

Cosa pensi invece di Marek Hamsik? Il suo blocco è più psicologico o tattico?
“Hamsik credo stia attraversando una vera e propria crisi mentale. Nell’occasione nella quale Insigne lo lancia ed è solo davanti a Neto, poteva tranquillamente cercare il contrasto con il difensore procurandosi un rigore ed invece noto che evita di ‘metterci la gamba’, forse perché ha paura di incorrere in un nuovo infortunio. Non è tranquillo e chi ha giocato a calcio lo capisce: un vero peccato. Penso però, che si possa sbloccare soltanto in due modi: il primo è con il ritorno al gol magari proprio domani visto che gli manca dal match di andata contro gli etnei o, dopo un contrasto rialzandosi più forte e carico di prima. Vedo che questo Napoli spesso è timoroso, forse perché la piazza è esigente ed appena si commette qualche errore anche al San Paolo si inizia a rumoreggiare. Stesso discorso per Insigne, che forse non ha ancora la giusta maturità per sostenere le critiche del pubblico. In questo dovrebbe imparare di più da due leader come Reina ed Higuain. Basta però bruciare campioni: sosteniamo i nostri azzurri, con la speranza che possano presto ripagarci del nostro affetto con dei trofei”.

Chi ti ha impressionato positivamente del Napoli in queste ultime gare?
“Vorrei approfittarne per fare un plauso ad Henrique, secondo me il miglior acquisto del Napoli a gennaio. Ha la stoffa da leader, un vero jolly in difesa a centrocampo, un pilastro nel reparto più arretrato. Mi dispiace solo che è davvero sfortunato: più gioca bene, più il Napoli perde! Spero che domani finalmente possa essere protagonista ed anche fautore di una bella vittoria azzurra”.

Cosa dovrà fare il Napoli a Catania per vincere e riscattarsi dei due ultimi ko?

“Prima di tutto non dovrà pensare alla prossima gara contro la Juve, perseguendo al meglio il motto di Benitez ‘sin prisa pero sin pausa’. Poi, dovrà dare il massimo per inseguire la vittoria, giocando come sa, senza timori reverenziali. Credo che, al momento, gli azzurri debbano stare più attenti alle proprie spalle che puntare alla squadra che la precede. Sarebbe importantissimo conquistare il secondo posto è vero, ma il terzo non è assolutamente da sciupare: non dimentichiamo che questo sarà l’anno del Mondiale, che in caso di vittoria della Coppa Italia ad agosto ci sarà anche una Supercoppa da disputare ed aver sin da adesso ben chiari i prossimi obiettivi, permette una programmazione più accurata e meticolosa, in particolar modo sul fronte mercato. Il Catania poi, non è da sottovalutare: da sempre campo per noi ostico, vedrà giocare tra le mura amiche una squadra che sa di essere all’ultima spiaggia e davvero con il coltello tra i denti. Dispiace sportivamente che non sia del match Bergessio di cui sono un estimatore ma è sicuramente un bene per il Napoli. Per il resto nessun alibi: domani il Napoli a Catania deve assolutamente vincere”.

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