Ardore e carattere, queste le armi per sbancare il Massimino

Ultima spiaggia, una definizione perfetta per questo incontro della 30a giornata. Il Napoli ha un solo risultato utile, la vittoria, per provare a coltivare quel sogno secondo posto che la sconfitta casalinga con la Fiorentina ha reso sempre più un’utopia, tre punti comunque essenziali per blindare la terza piazza dagli assalti della concorrenza. Il Catania versa in una condizione addirittura peggiore: fanalino di coda a 20 punti, vede la quota salvezza distante 5 lunghezze e affronta gli azzurri dopo aver lottato fino alla fine domenica sera contro la Juventus capolista.

Proprio l’ultima prestazione degli etnei deve rappresentare un monito per gli uomini di Benitez. I rossoazzurri sono riusciti per buona parte dell’incontro a sopperire all’evidente divario tecnico dando luogo ad una vera e propria battaglia, tutta garra e cattiveria agonistica tipiche della Primeira Division argentina (da dove proviene buona parte dell’11 di Maran), per poi piegarsi soltanto nella ripresa al guizzo del solito Carlos Tevez.

Una partita che, ne siamo sicuri, sarà lo specchio dell’ambiente che gli azzurri troveranno allo stadio Massimino, campo da sempre ostico per i partenopei mai vittoriosi all’ex Cibali in serie A nella loro storia. Il Catania nonostante le defezioni, agli indisponibili Castro, Almiron, Spolli, Frison si aggiunge lo squalificato Gonzalo Bergessio, difficilmente dichiererà la propria resa senza lottare fino al novantesimo. Grinta e carattere, qualità troppo spesso mancate quest’anno, sommate all’indiscussa superiorità tecnica, solo con queste armi Higuain e compagni potranno agguantare i tre punti e lasciarsi alle spalle una settimana da dimenticare.

Edoardo Brancaccio

 

 

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