Quattro ruoli in un solo match: la tecnica ed il cuore di Callejon al servizio del Napoli

La lezione che consegna Napoli-Fiorentina è semplice: nel calcio moderno fai strada soltanto se ti dimostri disponibile e se sei in grado di ricoprire più ruoli. Altrimenti è notte fonda, perché è ormai finita l’epoca dei centravanti che fanno soltanto i centravanti e banchettano al limite dell’area di rigore avversaria senza preoccuparsi di quello che avviene alle loro spalle. Così si vede Higuain rientrare a centrocampo, suggerire il passaggio, attirare su di sè un paio di nemici e poi smistare sulle fasce dove si buttano i compagni. E pure Mario Gomez, in assenza di veri e propri appoggi smarcanti, si sbatte e torna indietro a dar fastidio a quelli del Napoli, a contrastare, a difendere. Lavoro «sporco», magari poco appariscente, ma utile, molto utile.

Doppia fase – A parte Higuain e Gomez, comunque, il premio della duttilità va consegnato a Callejon. In una sola partita ricopre addirittura quattro ruoli: se non è record, poco ci manca. Parte da ala destra nel 4-2-3-1 disegnato da Benitez; con l’espulsione di Ghoulam viene dirottato a fare il terzino destro, e lì ingaggia un duello scoppiettante con Cuadrado; poi l’allenatore richiama in panchina Higuain, inserisce Behrami e chiede a Callejon di andare a fare il centravanti; infine va a chiudere la partita da esterno sulla fascia sinistra. Più di così, obiettivamente, non potrebbe fare. Chapeau, per l’impegno e per la disponibilità. Lo spagnolo tocca 50 volte il pallone, 29 passaggi (6 sbagliati), 1 lancio, addirittura 5 cross, 1 sponda e 1 occasione creata. Ma ciò che va sottolineato è l’apporto costante dato alla manovra: i compagni trovano sempre in Callejon un uomo cui appoggiarsi per i disimpegni. Quando Cuadrado lo punta, lui va in apnea, ma questo è logico: contro il colombiano sono spesso in difficoltà anche i terzini di ruolo. L’importante è che, con il Napoli in dieci, lui controlli sempre la zona di competenza e garantisca alla difesa di potersi schierare a quattro, come chiede Benitez. Non è impeccabile nella fase di contenimento e lo dimostrano i 3 dribbling subiti, ma non gli si può fare una colpa per questo: di Callejon va apprezzato soprattutto lo spirito di sacrificio. 

Fonte: Gazzetta dello Sport

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