Il “San Paolo” si lecca le ferite ed impara dagli errori, contro la Fiorentina serve compattezza, cinismo e carattere

Sono passati poco meno di tre giorni dalla balorda notte europea del “San Paolo”, quando il Napoli si è complicato la vita contro il Porto salutando definitivamente l’ultima competizione internazionale rimastagli. La città è ancora ferita, i tifosi ancora delusi per un’eliminazione ben diversa da quella maturata in Champions, questa volta figlia di un mancato cinismo che ha condannato forse troppo duramente i partenopei. La stessa concretezza palesata contro Roma e Torino è venuta a mancare proprio giovedì ed in un momento topico della stagione, lasciando riflettere la truppa di Benitez sugli errori commessi e sul lavoro ancora da effettuare per un futuro vincente.

E’ ancora troppo presto però per fare bilanci ed il ritmo serrato di un campionato ancora da definire mette sul piatto una bellissima e ghiotta occasione per il riscatto. Ancora al “San Paolo”, ancora contro una big ma questa volta del nostro campionato. A Fuorigrotta oggi pomeriggio arriva la Fiorentina, altra delusa dall’eliminazione in Europa League per mano della Juventus, in maniera ugualmente amare e rocambolesca. In palio un importante slancio in classifica, una spinta per affrontare al meglio le prossime delicate gare ed una grande iniezione di fiducia che non fa mai male, ancor più per il rush finale.

THE CHAMPIONS. Nonostante destini piuttosto simili, ad avere più pressione sono sicuramente Higuain e compagni, costretti alla vittoria per inseguire il secondo posto e confermare comunque un piazzamento Champions. In ottica Mondiale, sarebbero da evitare i preliminari e quindi il podio di bronzo, impresa però alquanto difficile considerando i ritmi della Roma. Più in basso non si può assolutamente andare, per assicurarsi poi in automatico un mercato di altissimo livello, che solo la massima competizione europea può garantire. E’ tutto quindi strettamente collegato e ben lo sa il Napoli che non può e non vuole più fallire.

TIFOSI DELUSI. Una vittoria anche per riacquistare la fiducia di un “San Paolo” diviso a metà giovedì. Una buona parte dei tifosi in particolar modo delle Tribune infatti, alla seconda rete dei portoghesi ha abbandonato l’impianto di gioco, ferita profondamente nell’orgoglio. La piazza credeva tanto nell’avventura europea, così come scritto anche su uno striscione esposto in curva A ma il calcio è imprevedibile ed a volte davvero spietato. Tutto quindi da rifare il prossimo anno, con un tassello di esperienza in più, sin prisa pero sin pausa. L’amarezza e la delusione però, restano ben palpabili e solo una doppia vittoria casalinga nei prossimi due big match contro Fiorentina e Juventus potranno scacciarle (quasi) definitivamente.

ALLA RICERCA DEL CARATTERE. Per riuscirci però, serve una massiccia dose di carattere e cinismo, proprio quello palesato giovedì dal Porto e che invece è mancato agli azzurri, in particolar modo sotto porta per chiudere un match avuto in pugno fino al 70′. I viola sono avversari ostici e questo di oggi sarà solo l’antipasto della finalissima di Roma in Coppa Italia il 3 maggio. Il Napoli oggi ha a disposizione tutte le migliori motivazioni per fare bene: adesso, senza alibi, è arrivato il momento di dimostrare che Mertens e compagni possono tornare a essere grandi, belli e vincenti.

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