Bergomi: “Con il Torino serve massima attenzione e tanto cinismo. Il Porto? Il Napoli al San Paolo può battere chiunque”

S’infiamma la volata per il secondo posto. Napoli e Roma, giocano domani sera in posticipo: aprono gli azzurri a Torino e chiudono i giallorossi all’Olimpico contro l’Udinese. Beppe Bergomi, campione del mondo 1982 in Spagna, per anni capitano e bandiera dell’Inter, attualmente responsabile giovanile del Como e opinionista sportivo a Sky, legge le carte al campionato e fa un raffronto tra la squadra di Benitez e quella di Garcia. «Rischia più il Napoli a Torino rispetto alla Roma contro l’Udinese. E non tanto per il valore delle due avversarie, che bene o male si equivalgono, ma soprattutto perché gli azzurri sono impegnati su due fronti. E il peso delle partite ravvicinate si avverte».

Quindi Roma leggermente favorita anche nella lotta al secondo posto?
«Dico di sì, per lo stesso motivo: la Roma ha il vantaggio di giocare una sola volta a settimana e poi dando un’occhiata al calendario quello dei giallorossi mi sembra leggermente più agevole. Ma è chiaro che sarà una lotta avvincente».

Quale potrà essere il momento decisivo?
«Secondo me per il Napoli diventa decisivo il ritorno di Europa Leaue di giovedì prossimo contro il Porto. Se il Napoli passa, come è nelle sue possibilità, credo che debba puntare forte sull’Europa League che può anche vincere, oltre alla coppa Italia, e puntare a mantenere il terzo posto in campionato. Se non dovesse farcela invece dovrebbe dare tutto per il secondo posto».

Ma contro il Porto gli azzurri possono farcela?
«Assolutamente sì, anche se la sconfitta per 1-0 è un brutto risultato perchè il Porto ha quattro giocatori offensivi molto pericolosi. Ci vorrà la partita perfetta del Napoli e la grande spinta del San Paolo per un’altra magica nottata».

Napoli e Roma chi le piace di più?
«Sono due grandi squadre, complimenti a Benitez e Garcia che hanno svolto un grande lavoro al loro primo anno. Il Napoli è più spettacolare, coraggioso, votato all’attacco, mi piace moltissimo la mentalità di Rafa di voler imporre il gioco contro tutti. La Roma è più equilibrata, solida, Garcia ha pensato innanzitutto a proteggere la difesa dopo i tantissimi gol incassati l’anno scorso: la squadra è molto bloccata con De Rossi fisso davanti alla difesa e con il possesso palla che fa spesso nella propria metà campo».

Perchè gli azzurri prendono troppi gol?
«La conseguenza dell’atteggiamento molto offensivo, basta che c’è un rientro in meno degli esterni di attacco, oppure che viene saltato più facilmente un centrocampista, per mettere i due difensori centrali in situazioni non semplici. Albiol è perfetto per la difesa a quattro di Rafa, Fernandez sta crescendo ma l’anno prossimo servirà anche un difensore dalle caratteristiche di Benatia, veloce nel breve che possa recuperare sugli attaccanti».

Passiamo ai due attacchi, come li giudica?
«Higuain è un fuoriclasse, perfetto per il gioco di squadra, i suoi movimenti agevolano Callejon e Mertens che da esterni sono strepitosi. Hamsik deve ritrovare la gioia di giocare, il suo problema è solo di testa e non tattico perchè aveva cominciato bene. Insigne è un talento che deve trovare continuità. Alla Roma manca tanto Totti in fase di finalizzazione».

Quanto peseranno gli infortuni?
«L’infortunio di Maggio non ci voleva perchè Benitez ha i terzini contati. Strootman è stato un pilastro della Roma che però può sostituirlo con Nainggolan».

FONTE Il Mattino

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