De Laurentiis a KissKiss Napoli: “Con il Porto sarà dura. Benitez? Ci sta insegnando tanto, mi piace tantissimo”

Aurelio De Laurentiis a Radio Kiss Kiss Napoli:

“Il Porto è una squadra forte e motivata dal cambio di allenatore. Domenica ha segnato quattro gol. Sarà un match importante contro una squadra concentrata. Sarà una partita dura, con un grande tifo a nostro sfavore. Io confido nella nostra capacità di saper trovare sempre un modo di reagire nelle difficoltà. Ce la giocheremo e poi li aspetteremo a casa per vincere. Al San Paolo i prezzi saranno popolari pur di avere lo stadio pieno.

Europa League? La snobbavo e la continuo a snobbare. Siamo entrati in Europa League uscendo dalla Champions in un girone della morte. Questa competizione mi interessa come proseguimento della Champions. Questa coppa andrebbe abolita per i pochissimi ricavi che si hanno. Sarebbe meglio fare un campionato europeo mettendo insieme due milioni di euro ma Platini non mi ascolta. Aumenterebbero i fondi e i ricavi da parte di azionisti e presidenti delle società. E’ bello fare i duri con i soldi degli altri. La stessa cosa capita con le Nazionali. Sembra che i nostri campionati siano una preparazione alle nazionali. Blatter e Platini pensano che tutto gli sia dovuto. Bisogna dare una svegliata all’intera struttura internazionale. L’ECA sta facendo tanto, ma è troppo poco. Sui calendari c’è molto da dire. Bisogna cambiare tanto. Blatter e Platini devono sedersi con noi e decidere: un campionato da 16 squadre, con un totale definito di partite all’anno e con un calendario ben preciso. Solo così possono cambiare le cose. Non possono esserci ancora dei monarchi, bisogna decidere democraticamente prima che la bomba esplodi.

Reina? Noi non parliamo mai dei portieri. Le parate che i portieri fanno sono dei gol effettuati. Hanno lo stesso valore di un gol realizzato da un bomber. Non si dà lo stesso sostegno e clamore. Abbiamo un poker di portieri straordinari: abbiamo Reina, uno dei tre più forti al mondo, Rafael, out per infortunio ma che ha conquistato tutti. Spero ritorni per giugno. Abbiamo Colombo, persona colta e uomo spogliatoio, ma anche Andujar, in prestito al Catania. Noi siamo avanti per quanto riguarda i portieri e per il problema di Rafael toccherà a Reina fare gli straordinari.

Pernacchio? Era un’olè. Quando ero bambino, sul set de “L’oro di Napoli”, mi rimase impressa la scena finale con l’esaltazione del pernacchio. Io ne rimasi folgorato, tanto che i miei genitori mi rimproveravano per le pernacchie. Io ne facevo modeste, De Filippo le faceva partire dalla mente e dal cuore. Era un gesto per chi non rispetta la dignità di una persona.

Benitez oro di Napoli? Questo film è stato molto utilizzato dal punto di vista calcistico. Benitez è una persona alla quale bisogna dare il tempo necessario. Abbiamo il vizio di bruciare sempre tutto e subito. Lui è arrivato in un contesto nuovo, un’eredità dimezzata con addii e tanti nuovi volti. Siamo terzi, usciti gloriosamente dalla Champions e avanti in Europa League. Siamo in finale di Coppa Italia. Cosa vogliamo di più da questo tecnico? Ci sta insegnando a giocare non più con il 3-5-2 in Europa, ma con uno schema più continentale. Non sono degno della sua grande cultura e conoscenza del calcio. E’ una persona di grandissimo spessore, mi piace tantissimo. Il 4-2-3-1 per lui è lo schema migliore per giocare in Europa”.

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