INCREDIBILE LOTITO\ Lascia la presidenza della Lazio e la affida a un suo calciatore!

Ecco la panacea di tutti i mali. La soluzione a un’eventuale decadenza, alla contestazione galoppante e persino alla firma del panzer. Lotito medita sulla “pazza” idea: Miro presidente onorario della Lazio. Alla Zoff con Cragnotti o, sul filone romantico tedesco, alla Rummenigge col Bayern. È un pensiero puro e impuro. Perché con questa “diavoleria” Lotito risponderebbe pure ai tifosi: «Ecco liberata la Lazio». Ci resterebbe aggrappato più che mai con una “geniale” scossa all’autocrazia. Più di lui, Klose sarebbe il volto nobile del club biancoceleste nel mondo, un interlocutore vip: altro che moviola in campo, “Mito” fischierebbe Platinisulle “ingiustizie” europee. Il tedesco rifiuterebbe mai questa proposta? È vero, vuole giocare altri due anni, poi sogna di allenare, ma la rinuncia vale una corona.

Il trono verrà offerto la prossima settimana. Un biennale da re, meno in campo, più fuori: un anno ancora da giocatore, poi l’altro da dirigente alla Nedved o addirittura subito il salto da presidente onorario. L’idea resta in aria perché – come spiega Il Messaggero – in sospeso c’è un’importante decisione a fine mese: non ancora fissata la data del prossimo Consiglio Federale dove Lotito rischia – ma non troppo – di decadere dalla carica di presidente per la condanna della Cassazione. L’applicazione dell’articolo 22 delle Noif non ammetterebbe bivi, eppure sarà “arbitraria” l’ultima parola del presidente federaleAbete. Che comunque dovrà dare spiegazioni al Coni e all’opinione pubblica. Lo studio legale della Figc sta studiando da qualche mese la sentenza, venuta alla ribalta dopo esser stata depositata lo scorso 30 dicembre. Eppure, emessa il 4 luglio, Lotito aveva il dovere d’informarne subito la propria Lega. Con un ritardo di sette mesi, se Abete non lo lascerà decadere, nessun organo disciplinare potrà più fare ricorso. Al massimo ci sarà il Tar, ma anche un rischioso precedente.

Solo uno spauracchio, al momento, la decadenza. Ma guai a snobbarla: nella sciagurata ipotesi, Lotito non potrebbe più rappresentare la Lazio in ambito istituzionale. Ne farebbe le veci il consigliere Moschini, ma mancherebbe un appeal. Ecco dunque il “piano Klose” anticipato al 2015 e magari sbandierato prima. Per rosicchiare fette di quell’”assoluta maggioranza” di tifosi che dopodomani diserterà l’Olimpico (venduti appena 2mila biglietti, vuota la Nord) per protestare contro Lotito. Al quale nessuno toglierà mai la proprietà biancoceleste. Nemmeno Klose presidente onorario, ma forse unico punto d’incontro con un popolo in rivolta. Senza saperlo, Miro sta già cercando la sua reggia vicino Formello. Ai suoi piedi, i laziali s’inginocchiano da anni.

fonte: calciomercato.com

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