Prestazioni non all’altezza e le sirene dello United: che ne sarà di Marek Hamsik?

Nostalgia del gol, involuzione tattica e il mercato che si avvicina e lancia i primi segnali. No, questo non è di certo il miglior momento di Marek Hamsik, forse il peggiore da quando veste la maglia azzurra. Lo slovacco sembra perso tra gli equilibri tattici del Napoli costruito da Rafa Benitez ma soprattutto non riesce a dare una sterzata alla sua stagione, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista caratteriale. Quando il tecnico spagnolo, subito dopo l’inaspettato pari con il Livorno, si sfogava dinanzi alle telecamere dicendo: “Sono deluso dalla mia squadra. Anche senza Higuain c’era chi poteva fare la differenza”, l’indiziato numero uno era proprio il numero 17 partenopeo. Fuori dal gioco, impacciato e alla continua ricerca della giocata giusta, di una magia che ora manca da un bel po’ (l’ultima rete risale al 2 novembre contro il Catania al San Paolo).

ATTENUANTE INFORTUNIO – Dopo quel gol è iniziata la lunga agonia del talento venuto dall’est. La sconfitta allo Juventus Stadium, poi il primo pestone subito in Nazionale prima del colpo di grazia subito da Gargano in quel maledetto Napoli – Parma. Quasi due mesi out per quello che Hamsik ha sempre considerato il primo infortunio serio della sua carriera. Lo slovacco è rimasto sullo sfondo e per una volta non sulla cresta dell’onda, guardando da lontano i successi partenopei e restando in disparte, sperando che quel fastidio potesse sparire del tutto. Benitez lo monitora e lo aspetta a braccia aperta e quando il dottor De Nicola dà il lascia passare, don Rafè non si crea nessun scrupolo nello schierarlo per fargli mettere quanta più benzina nel serbatoio. Lo slovacco però è assente ingiustificato: qualche lampo, giocate da applausi ma niente più. Tutto troppo a sprazzi a differenza dei gol che invece proprio non arrivano e la fascia da capitano, lasciatagli da Cannavaro, non facilita le cose. In campo vorebbe spaccare il mondo e urlare sotto la Curva tutto il suo amore per Napoli e per quella maglia che lo ha fatto diventare grande, ma la luce in fondo a quel tunnel sembra solo un miraggio

LA PAZIENZA DI RAFA E L’INTERESSE DELLO UNITED – Ecco perchè Hamsik da talento indiscusso ora si ritrova ad essere sul banco degli imputati. Benitez lo coccola e lo preserva da ogni critica ma ora ha bisogno della sua qualità se vuole provare a raggiungere il secondo posto e continuare a sognare in Europa. Serve una svolta, una giocata da campione che lo sblocchi mentalmente e gli permetta di diventare a tutti gli effetti il capitano su cui tutti gli azzurri possono appoggiarsi nei momenti di bisogno. Saranno tre mesi di studio e di osservazione, mai quanto adesso lo slovacco è allo stesso tempo fulcro del progetto azzurro ma anche lontano dai radar partenopei. La Premier l’ha messo da tempo nel mirino, lo United ci sta pensando su richiesta di Moyes che lo ha inserito nella lista degli acquisti estivi per rafforzare la propria rosa e sarebbe pronto a spendere fior fior di milioni pur di accaparrarsi il più forte talento slovacco. Giugno però è ancora lontano, tante cose possono cambiare. Hamsik lo sa e in cuor suo ha già trovato la soluzione: disputare tre mesi da Oscar per riprendersi Napoli e dimostrare che Rafa non si era sbagliato.

Sabato Romeo

RIRPODUZIONE RISERVATA

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