La difesa azzurra orfana di Albiol chiamata alla prova del nove contro il Livorno

Era arrivato il momento di fermarsi. Perché Raul Albiol, 29 anni, difensore spagnolo voluto a Napoli da Rafa Benitez, non è un robot. Salterà Livorno per squalifica. In compenso ci sarà tra sette giorni con la Roma, una partita dal valore altissimo ai fini del secondo posto. Albiol stava giocando da diciotto gare consecutive in campionato. Senza contare quelle di Champions (sei su sei), di Coppa Italia (quattro su quattro), di Europa League (una). Uno di quei calciatori insostituibili nello scacchiere del tecnico spagnolo. Giocatore esperto ed intelligente sul piano tattico; regista difensivo capace di agire sul centro-destra come sul centro-sinistra. Soprattutto un elemento dai piedi buoni in grado di rilanciare l’azione dalle retrovie o di interagire con il portiere e i compagni del centrocampo.

Benitez, che lo conosce dai tempi delle giovanili del Valencia, lo volle apposta a Napoli; per la sua affidabilità al centro del reparto, la professionalità, la conoscenza di un modulo di gioco in uso soprattutto in Spagna. Ed Albiol non ha tradito le attese. Trentaquattro partite complessive tra campionato e Coppe. Circa tremila minuti giocati. Un gol (al Milan) e un assist (con il Chievo) al suo attivo. E nelle uniche due gare di campionato saltate, entrambe al San Paolo, il Napoli ha pareggiato con il Sassuolo e battuto sonoramente proprio il Livorno. Ma tant’è, Albiol era apparso in flessione nelle ultime apparizioni ed aveva proprio bisogno di fermarsi. Una coincidenza il secondo stop sempre con gli amaranto. Chi raccoglierà un testimone così impegnativo? E’ il quiz della vigilia. Benitez non ama scoprire le carte alle vigilie. Ma tutti gli indizi conducono a Miguel Angel Britos, anche se resta in ballottaggio Henrique schierato contro lo Swansea ed apparso ancora in ritardo per quanto riguarda la condizione e l’intesa con i nuovi compagni.

FERNANDEZ. Sicuro sarà il rientro di Fernandez, risparmiato apposta dall’impegno di Europa League. L’argentino era scivolato addirittura in tribuna giovedì notte. Per Benitez, la gestione dell’organico quando si è impegnati su più fronti diventa fondamentale. Fuori Fernandez, quindi, dentro Henrique. Ma a Livorno, El Flaco riprenderà il proprio posto davanti a Reina e dovrà confermare i progressi evidenziati con il Sassuolo ed anche con il Genoa (fermando Gilardino). Benitez sta seguendo con grande attenzione i progressi di Fernandez e con lui il ct della nazionale argentina, Sabella. In una difesa a quattro, il venticinquenne centrale prelevato dall’Estudiantes sta riacquistando sicurezza e caparbietà. A Livorno, e senza Albiol al fianco, un altro esame indicativo per lui.

BRITOS. L’uruguagio è il candidato più serio a rimpiazzare Albiol. Fu lui infatti a giocare all’andata contro il Livorno. Ma poi per una malaugurata lussazione alla spalla ha dovuto saltare gran parte delle gare disputate dal Napoli tra campionato e Coppe. Appena quindici presenze complessive ed un gol (al Milan, all’andata). Britos ha le motivazioni giuste per recuperare il terreno perduto. All’andata con lo Swansea non dispiacque al fianco di Henrique anche se ancora poco esplosivo e poco puntuale nell’anticipo. Ma le qualità tecniche e l’abitudine ai campi infuocati del nostro campionato non gli difettano per cui il favorito resta lui per rimpiazzare Albiol.

HENRIQUE. Benitez lo sta integrando per gradi nel suo scacchiere. L’ha impiegato nella doppia sfida con lo Swansea e poi solo per una manciata di minuti a Reggio Emilia con il Sassuolo. E’ probabile che lo lasci partire dalla panchina. A meno di sorprese dell’ultimo momento a cui Benitez ormai ha abituato tutti: calciatori ed anche tifosi.

FONTE Corriere dello Sport

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