Josè Maria Callejon alla ricerca del poker nelle competizioni azzurre

Dunque, la storia è questa: Josè Maria Callejon, uomo copertina del Napoli di Rafa, ha segnato finora in tutte le competizioni disputate: 9 gol campionato, 2 in Champions, 3 in Coppa Italia. Non solo: il signore in questione è riuscito a mettere la firma in calce al debutto sia in serie A sia nella coppa tricolore. Primo tentativo e primo colpo. Zac. Micidiale. Ma incompleto, certo: la statistica merita la perfezione, e dunque l’en-plein. Arriva l’Europa League, domani c’è lo Swansea, prego Callejon: non c’è tre senza quattro. Si dice (più o meno) così.

DEB SPIETATO. E allora, il super deb: lui, come Higuain, ha sempre e solo respirato l’aria della Champions con il Real, e quindi domani, a rigor di logica, in occasione della prima passerella nella seconda coppa continentale in Galles, dovrebbe quantomeno avvertire un po’ di emozione. Magari la prova ogni volta che scende in campo, chissà, fatto sta che per come gioca, e per come graffia, Callejon è un vero spietato. Due su tre, i suoi esordi italiani con la griffe: in campionato alla prima giornata con il Bologna al San Paolo, e in Coppa Italia, addirittura esagerando, con il micidiale uno-due inferto sulla pelle dell’Atalanta (ancora nell’arena azzurra).

DA INCORNICIARE. Unica deroga alla legge napoletana? In Champions s’è fatto attendere: la prima rete, infatti, è arrivata alla terza del fase a gruppi con l’Olympique Marsiglia al Velodrome. Vabbè, perdonato. Meglio ancora se riuscisse a calare il tris in Europa League, ovviamente: non chiedono altro i compagni, Benitez e il popolo azzurro. Dettagli, comunque: gol a parte, Callejon è decisamente sul podio della stagione. Sì, finora è davvero un’impresa riuscire a trovare pecche e strafalcioni. Qualche sbavatura, piccolissima, ma nulla più: rendimento stellare, attacco e difesa, inserimenti, raddoppi e intuizioni. Calciatore totale: splendente come il sole andaluso, la sua stagione. Decisamente da incorniciare. La migliore della carriera in fatto di presenze e reti: 14 quelle già collezionate su tutti i fronti, una più di quelle realizzate con il Real Madrid nell’intera annata di grazia 2011-2012. E a cotè anche tre assist. Tra i migliori d’Europa.

SOGNO NAZIONALE. Non resta che fare contento Rafa e anche se stesso: “Può segnare 20 gol”, disse Benitez in ritiro; «Voglio fare 20 gol», ha confermato lui di recente. Premesso che il profilo è già altissimo, da top, completando il quadro non farebbe altro che avvalorare le relazioni degli osservatori della Nazionale spagnola. Sulle sue tracce da un bel po’ per ordine di Del Bosque: le prossime convocazioni sono dietro l’angolo, perché il 5 marzo, al Vicente Calderon di Madrid, è in programma l’amichevole di lusso con l’Italia di Prandelli. Il sogno continua, crederci è un obbligo: Callejon, questo Callejon, merita la Roja.

DERBY DI SPAGNA. Tutto qua? Niente affatto: in attesa che la sua splendida compagna, Marta Ponsati Romero, gli regali la prima figlia, che tra l’altro nascerà a Napoli a primavera, domani con lo Swansea, Josè si regalerà un derby molto spagnolo: otto i connazionali della squadra gallese, alcuni anche amici, ma il motto resta lo stesso di sempre: «Vogliamo vincere e andare lontano». Con un Callejon così la missione sembra più che impossibile.

FONTE Corriere dello Sport

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