La notte magica di un Napoli perfetto che non vuole fermarsi più

Una serata speciale in una notte perfetta: il Napoli conquista nel suo “San Paolo” e davanti ai suoi tifosi la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, dopo aver meritatamente battuto e surclassato 3-0 una Roma in netta difficoltà ad affrontare la compattezza, lo spettacolo e la qualità espressa da Higuain e compagni, davanti agli attentissimi occhi di un ospite speciale, Diego Armando Maradona. Ci sono tutti gli elementi per scrivere una pagina importante della storia partenopea: la speranza, il sacrificio, la rimonta, l’affermazione e l’obiettivo raggiunto, contro un’avversaria forse fin troppo sicura di aver già il risultato in tasca.

La doppia sconfitta dell‘Olimpico per mano della squadra di Garcia nella gara di andata ed in campionato infatti, era un boccone che il Napoli faceva ancora fatica a digerire. Nonostante i  quattro punti (ed una gara da recuperare per i giallorossi) di distanza in classifica con la Roma in pianata stabile dietro alla capolista Juventus, il Napoli ha dimostrato ancora una volta di non esserne inferiore in quanto a motivazioni, rosa, gioco e qualità, dando un segnale forte anche per il prosieguo di una stagione che è in parte già segnata ma che è lunga e può ancora dire e dare tanto.

Non è stata la solita Roma che subisce poche reti ma il merito indiscusso è dell’undici di Benitez che torna ad essere quello che tutti ricordavano: quello perfetto del match contro l’Arsenal e vincente contro il Milan, cinico contro l’Inter e spietato contro la Lazio, spettacolare in formato Europeo ma soprattutto unito. In campo c’era una sola onda azzurra che ha investito e demolito il muro capitolino, infrangendo tutte le certezze di una squadra piena di sé e che forse non aveva ben chiara la forza di un “San Paolo” gremito e che ha accompagnato i propri guerrieri verso un tris splendido.

Ogni reparto è stato coeso con i compagni, una rete fitta e tatticamente impenetrabile: Callejon, Higuain, Mertens e lo stesso Jorginho si sono sacrificati tantissimo in difesa così come Inler, Maggio ed un ottimo Ghoulam hanno accompagnato la manovra non concedendo nulla agli avversari ma impostando e mantenendo i ritmi altissimi. Promossi a pieni voti anche Albiol, Fernandez ed Hamsik, veri leader tutti grinta e qualità. Lo stesso Reina ha stretto i denti nei primi minuti dopo un acciacco così come i mediani, falcidiati da falli nervosi, continui ed al limite della cattiveria da parte degli avversari, non cadendo mai nelle provocazioni.

Una vittoria meritata ed una prestazione che è solo un nuovo punto di partenza, sia in vista della finale di maggio che per il campionato, aggiungendo un solido mattoncino in più in quanto ad esperienza e maturità. Se infatti l’11 dicembre contro l‘Arsenal nell’ultimo match di Champions League il rammarico era proprio aver vinto ma essere stati eliminati immeritatamente dopo un cammino perfetto ed una gara da grande senza sbavature, stasera si è giocato da big vincendo con merito. Le avversarie sono avvisate: se il Napoli infatti dovesse continuare su questi binari, è davvero una squadra imprendibile.

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