Una settimana ricca di stress, ecco i motivi del pianto di Balotelli

Esce dal campo a passi lenti. Il respiro mozzato dalla cattiva prestazione. Seedorf gli sorride e gli sussurra un complimento. Il cattivo ragazzo, Mario Balotelli, si siede in panchina. E a un certo punto, diventa bellissima quella sua faccia che cercava il distacco e trovava la passione: la faccia di un uomo che, abituato a prendere le cose di petto, voleva negarsi alle emozioni e invece non riusciva a trattenere le lacrime. E inutilmente cercava la freddezza, la compostezza e la calma mentre scopriva che l’emozione ha le sue leggi biologiche e si può anche piangere in pubblico, trattenendosi e gonfiandosi o abbandonandosi ai singhiozzi. Balotelli diventa speciale con un gesto fuori dal campo, dopo una partita negativa, in cui è stato annientato da Higuain nel duello a distanza.

Il Milan è travolto e la tensione degli ultimi giorni – il riconoscimento della figlia Pia, avuta dalla relazione con Raffaella Fico – chiede il suo prezzo: arrivano le lacrime. Che le telecamere scovano nonostante la mano davanti agli occhi. Per pudore. «Sono pronto a prendermi le mie responsabilità. Lo voglio fare in silenzio, lontano da tutto ciò che è mediatico quando si parla di un rapporto così importante come quello che lega un genitore alla propria figlia», ha scritto in una lettera che è stata letta nel programma «Verissimo» di Canale 5. Una giornata speciale, quella che Mario ha vissuto a Napoli ieri. In mattinata si si è concesso un po’ di relax passeggiando tra via Arcoleo e via Chiatamone, per poi arrivare sul lungomare.

Supermario, che ha visitato anche il Castel dell’Ovo, è stato «intercettato» in via Partenope da un gruppo di giovanissimi milanisti. Da lì è partito un vero e proprio assalto, con tanto di cori. L’euforia dei giovani tifosi ha costretto i bodyguard a richiedere i rinforzi. Accanto al giocatore del Milan è apparso un suo amico napoletano, il ristoratore Marco Iorio, coinvolto nel giugno 2011 nell’inchiesta della Procura di Napoli sul presunto riciclaggio che riguardava alcuni locali di sua proprietà, peraltro frequentati dallo stesso Balotelli un anno prima.

FONTE Il Mattino

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