Mertens, quel recupero su Kakà che vale più di qualsiasi gesto tecnico

Gioca in attacco, a centrocampo ed anche in difesa. Prima o poi, di questo passo, comincerà ad essere un serio rivale anche per Reina e Rafael. Dries Mertens è arrivato a Napoli in punta di piedi, senza troppi proclami e tra lo scetticismo generale. Il primo acquisto dell’era Benitez non ha impressionato nelle amichevoli estive e non ha cambiato marcia nelle prime gare di campionato.

I malumori aumentavano, ma lui non si è dato per vinto. Giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, il folletto belga si è rimboccato le maniche ed ha cominciato a sfornare prestazioni e giocate da vero top player, incantando il popolo partenopeo. Questa sera, nel match più delicato della stagione, è arrivata l’ennesima conferma: Mertens non è un giocatore qualsiasi.

Negli occhi dei tifosi non resteranno soltanto i gol di Higuain, le pennellate di Inler e l’immensa classe di Jorginho. Il San Paolo stasera ha ammirato un Mertens con quattro polmoni, un fantasista che rincorre Kakà per 35 metri sradicandogli dai piedi un pallone in una posizione a dir poco insidiosa. Ebbene sì, quella giocata vale più di qualsiasi gesto tecnico, forse anche più del terzo gol che ha chiuso il match. Quel recupero conferma la voglia di Dries di lottare per la maglia azzurra, la voglia di sacrificarsi per il bene della squadra.

Da bidone a trascinatore il passo è stato breve. Ora Napoli è davvero ai suoi piedi…

Antonio De Filippo

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