Coppa Italia, per Garcia ultimi dubbi da sciogliere contro il Napoli

Garcia non la voleva giocare Roma-Parma ed è stato accontentato. Su quel terreno la Roma aveva tutto da perdere e poco da guadagnare. sarà stato dunque contento il tecnico francese di dover rivedere tutti i suoi piani. Contro gli emiliani, infatti, la Roma iniziava una quaterna di partite in soli 11 giorni. Quindi Garcia aveva studiato sicuramente il turnover in vista del Napoli. In campo domenica scorsa era andata la formazione-tipo, se così si può dire, quella con il tridente leggero (Florenzi-Totti-Gervinho) e il centrocampo “misto” con De Rossi e Strootman alla sostanza e Pjanic all’invenzione. Ora il dubbio sorge spontaneo e probabilmente avrà germinato anche nella testa del tecnico. Visto che non si è giocato, confermo in blocco la squadra scesa in campo negli 8 minuti col Parma o procedo con il turnover come se quella partita si fosse disputata? Scelta difficile ma che non può prescindere dall’importanza della posta in palio e probabilmente anche dalle condizioni del terreno di gioco. Perché la finale di Coppa Italia è un obiettivo dichiarato della Roma (ma anche del Napoli) e perché si rischia comunque di giocare su un terreno molto pesante.

TOTTI O NO. Uno dei dubbi, probabilmente quello che darà più da pensare a Garcia è quello sull’utilizzo dal via di Francesco Totti. Il capitano era sceso regolarmente in campo contro il Parma e quasi certamente avrebbe dovuto accomodarsi in panchina col Napoli. A questo punto però, il capitano potrebbe essere nuovamente in campo dal via, magari non fino al termine in considerazione che domenica c’è da giocare il derby con la Lazio e tre giorni dopo il ritorno con il Napoli.

PJANIC O NO. Altro dubbio di Garcia: lo stesso centrocampo schierato domenica o l’inserimento di Nainngolan (disponibile in coppa) al posto di Pjanic con il bosniaco risparmiato eventualmente per la ripresa e per il derby? In questo senso Garcia ha l’imbarazzo della scelta perchè il ballottaggio è tra due titolari. L’innesto del belga nel telaio giallorosso ha dato infatti una possibilità in più a livello tattico oltre che numerico, alla manovra della Roma.

EQUILIBRIO. Alla fine per Garcia l’elemento essenziale della sua squadra dovrà essere come al solito l’equilibrio in campo. Tanto più che i suoi ragazzi affrontano una squadra che ha tra le sue caratteristiche negative proprio la mancanza di equilibrio. Vero è che il Napoli mette paura per le sue folate in attacco dove può schierare giocatori di assoluto valore, ma è altrettanto vero che la squadra di Benitez soffre molto il contropiede, si spezza spesso in due e concede molto in difesa. Insomma, se non fosse per la pericolosità degli attaccanti azzurri, il modo di giocare del Napoli potrebbe essere sfruttato dalla Roma a suo vantaggio.

FORMAZIONE. Schieramento obbligato in difesa dove in attesa di Bastos e che Jedvaj e Romagnoli invecchino. Garcia ha gli uomini contati: Maicon, Benatia, Castan e Torosidis davanti a De Sanctis. Centrocampo a tre con Pjanic (o Nainggolan)-De Rossi-Strootman; tridente d’attacco con Florenzi-Totti-Gervinho. Attacco seconda versione: Ljajic-Destro-Gervinho.

FONTE Corriere dello Sport

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