Napoli, calo fisico o troppa discontinuità?

Il mese di gennaio. I tifosi più “tafazzisti” già sono in preda ad ogni tipo di scongiuro possibile, dopo aver visto le ultime gare del Napoli. Anche le persone più “moderate” però, in questo inizio anno, hanno riscontrato un generale calo di prestazioni nell’undici di Benitez. Il mese di gennaio – concluso con la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia – non è stato poi così brillante per gli azzurri, visto che i punti di svantaggio dalla Juve sono arrivati a 12. Le partite che hanno preoccupato di più sono quelle contro Bologna e Chievo, entrambe gare in cui i partenopei hanno faticato ad imporre il loro ritmo di gioco.

Calo fisico? Parlare di un calo fisico sarebbe eccessivo, ma c’è da riscontrare l’evidenza che sicuramente qualcosa è cambiato nei meccanismi della squadra. Se si confrontano i match di inizio stagione con questi invernali, è facile notare di come la spinta è un po’ diminuita. Nelle prime di campionato, il Napoli ha stupito con un gioco veloce e propositivo, un gioco che metteva a proprio agio il forte reparto d’attacco. Hamsik fungeva da nucleo di raccordo e proprio i suoi strappi ed i suoi inserimenti rappresentavano l’insidia fondamentale per le difese avversarie. Con il calare delle prestazioni dello slovacco, non c’è stata più quella intensità di gioco e quella manovra avvolgente che stritolava i rivali.

Ritmo discontinuo. Il gioco del Napoli è ora molto discontinuo. In novanta minuti sono troppe le distrazioni e sono troppe le cosiddette “pause“. Gli azzurri hanno pagato tutto ciò anche in termini di punti, basta soltanto pensare alla trasferta di Bologna e al primo tempo regalato agli emiliani. Anche ieri contro la Lazio, i ragazzi di Benitez non sono sembrati sul pezzo per tutta la gara ed hanno saputo imporre le loro regole soltanto nel finale, quando si è decisa la qualificazione. La domanda da fare è: serve un qualcosa in più per affrontare il prossimo mese di febbraio?.

A febbraio. La risposta sarebbe sì, se si analizza soltanto il calendario che vedrà i partenopei impegnati ogni tre giorni. In questo secondo mese dell’anno ci saranno le sfide di Europa League contro lo Swansea e anche le semifinali di Coppa Italia contro la Roma. Se a tutto questo aggiungiamo le trasferte insidiose di Sassuolo e Bergamo con la sfida interna al Milan, lo scenario è complicato. Per questo, se Benitez vuole ritornare a respirare aria di grandi successi, deve ritrovare la formula magica di inizio stagione, a cominciare da un giocatore che si chiama Hamsik, troppo fondamentale per il gioco di questa squadra.

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