Quei fischi che ricordano gli anni bui…

Due pareggi che sembrano una sconfitta ma tante vittorie a seguito. Il Napoli continua il suo percorso, conquistando una mole di punti non indifferente (44). Eppure qualcosa non va per i tifosi.

La squadra non subisce una sconfitta dal 24 novembre in casa contro il Parma, ha iniziato il 2014 con 4 vittorie (contando anche la Coppa Italia) e 2 pareggi. Risultati che dovrebbero provocare sorrisi e applausi e non fischi e malumore.

Il mercato evidentemente ha “dato alla testa” ad alcuni tifosi, quelli che si aspettavano i super colpi quando probabilmente il Napoli con l’acquisto di Jorginho, ha fatto meglio delle altre. Un prospettico top player, un ragazzo di 22 anni ma con la personalità di un giocatore di esperienza. Contro la Lazio è stato il migliore in campo: tagli, visione di gioco, diagonali, ordine e un palo che gli ha negato il primo goal in maglia azzurra.

La forma fisica dei calciatori napoletani non è al top, si sta palesando in queste partite, ma addirittura fischiare un beniamino come Insigne è da matti. Perché allo stadio si va per stare sereni, sostenere la maglia, godersi il macht e, solo a fine gara, esprimere il proprio dissenso o approvazione per la prestazione.

Quando partono questi fischi assordanti, sembra di rivivere gli anni della retrocessione ed invece il Napoli di Benitez è al terzo posto, in semifinale di Coppa Italia e ai sedicesimi di Europa League dopo una Champions strepitosa. Lamentarsi adesso è inutile e controproducente, la squadra, come spesso ricorda il mister spagnolo, ha bisogno di essere incoraggiata sempre per novanta minuti, come una madre che aiuta il proprio figlio e non penserebbe mai di demotivarlo e demoralizzarlo.

È un po’ così il rapporto tra tifosi e calciatori, sono pur sempre essere umani e il calore del proprio pubblico può far loro solo bene. È vero, Juventus e Roma corrono più veloce ma ci sono ancora tanti obiettivi in palio, due trofei ancora da poter sognare e mai smettere di farlo fino all’ultimo.

De Laurentiis insieme a Benitez e a Bigon, ha voglia di migliorare la rosa, se non sarà fatto in modo straordinario adesso, sicuramente a giugno arriveranno colpi eccezionali, esattamente come l’estate scorsa. Il ciclo del tecnico ex Chelsea è appena iniziato, tutti hanno voglia di vincere, ma bisogna costruire il trionfo con un tassello alla volta. Sin prisa, sin pausa.

Pazienza, tifosi azzurri, le soddisfazioni arriveranno anche a Napoli, come ai tempi d’oro del numero dieci più forte al mondo.

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